Salute

Uganda: i numeri terribili dell’Aids

Un rapporto di New Vision, agenzia umanitaria britannica rivela che il 6,2% della popolazione è malòata di hiv.

di Redazione

L’Aids falcidia la gente del Nord dell’Uganda tre volte piu’ di quanto non faccia la guerra civile che imperversa nella regione da 18 anni. E’ quanto emerge da un drammatico studio reso noto oggi dall’ agenzia umanitaria britannica ‘World Vision’, molto radicata in quella zona. Secondo tali dati, in assoluto la pecentuale di malati nel Nord e’ doppia di quella media nel paese: 11,9 contro il 6,2; ma -piu’ in particolare- addirittura il 69 per cento delle morti nella zona di Gulu, epicentro della rivolta, e’ connessa all’Aids, il triplo di quanto non sia causato dal confronto militare, peraltro sanguinosissimo. Ma si tratta di un serpente che si mangia la coda: la rivolta affonda le sue prime radici nella marginalizzazione economica e sociale del Nord; ed a sua volta ha creato un contesto ancora piu’ misero, con totale mancanza della pur minima presenza sanitaria pubblica, una poverta’ assoluta. Fanciulle appena adolescenti sono costrette a vendersi per un pezzo di pane o di sapone; e i bimbi a subire, soprattutto nella notte, quando si riversano nei centri urbani cercandovi rifugio dalla incursioni dei ribelli che spesso prendono proprio loro specialmente di mira, ogni tipo di violenza sessuale. Il tutto in una miseria morale, oltre che materiale, assoluta. In tal senso, New Vision invita le agenzie umanitarie ad aggiungere quella dell’impegno alla lotta contro l’Aids alle priorita’ dell’intervento nel martoriato Uganda del Nord.

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