Mondo

Uganda, ennesima strage

Undici persone uccise, tutte della stessa famiglia

di Emanuela Citterio

Ennesimo massacro in nord Uganda. Undici persone, tra cui tre bimbi e un neonato di appena sei mesi sono stati massacrati sabato pomeriggio nei pressi della città di Lira, uno dei principali centri urbani del nord. Secondo la notizia di oggi dell’agenzia Ansa le vittime sarebbero tutte della stessa famiglia, che viveva in uno dei tanti campi profughi del Nord dell’Uganda. Il 90 per cento della popolazione, un milione e mezzo di persone, vivono attualmente nei campi. Ma le condizioni igieniche sono spaventose e il cibo scarseggia. La famiglia, originaria del ivllaggio di Apungi, aveva deciso di ritornare a casa. Ma è stata intercettata dai guerriglieri del Lord Resistance Army ed è stata carneficina: dieci uccisi subito sul posto, l’undicesimo è riuscito a scappare ma è stato rintracciato e massacrato come gli altri, con bastoni ed asce.

A seminare il terrore da 18 anni in Nord Uganda è il Lord?s resistence army (Esercito di resistenza del Signore, Lra) di Joseph Kony, un ?folle dalla mente lucida?, com?è stato definito, che dichiara di essere guidato dagli spiriti per il bene del popolo. Nato nell? 86 come forza di opposizione all?attuale presidente Youveri Museveni, l?Lra oggi è ormai una scheggia impazzita priva di un autonomo disegno politico, composta per il 90 per cento da bambini rapiti e costretti a massacrare la propria stessa gente.
Le vittime dall’inizio della guerriglia sono più di 100mila secondo le fonti locali, 25mila i bambini rapiti stando ai dati Unicef, e un milione e mezzo gli sfollati, quasi la totalità della popolazione.

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