Formazione

Uganda: 30mila profughi per colpa di una sigaretta

La maxi evacuazione dal campo di Pabo dovuta alla disattenzione di un soldato

di Redazione

Sono ormai 30mila le persone evacuate da un campo profughi del nord dell’Uganda, dove un incendio scoppiato domenica – e che finora ha gia’ distrutto migliaia di capanne – continua a provocare danni. Il fuoco sarebbe divampato durante un’operazione militare nel ‘campo protetto’ di Pabo, a 400 chilometri da Kampala, ”quando un soldato, dopo essersi acceso una sigaretta, ha lanciato un fiammifero acceso sull’erba”, secondo quanto afferma un comunicato dei missionari Comboniani italiani. ”L’incendio e’ divampato domenica durante un’operazione delle Forze ugandesi per la difesa del popolo (Updf), nel corso della quale sono stati arrestati circa 6mila uomini”, si apprende dalla stessa fonte. Il portavoce delle forze armate Paddy Ankunda ha, invece, smentito che a provocare l’incendio sia stato un soldato, ma ha confermato che almeno 4mila capanne sono andate bruciate, lasciando senza dimora 30mila persone. Intanto nel campo, occupato in tutto da 62mila ugandesi, molta gente e’ riuscita a domare le fiamme rimuovendo i tetti in erba dalle capanne. La scena che si presenta oggi e’ desolante e molti profughi, negli ultimi due giorni, sono stati costretti a passare la notte all’aperto, riferiscono fonti della Misna. L’incendio e’ divampato mentre i soldati procedevano ad un’operazione di routine, perquisendo gli sfollati per verificare se fossero in possesso di armi. Fonti della Misna spiegano che i militari avevano fermato quasi tutti gli uomini del campo, radunandone circa 15mila, quando sono divampate le fiamme da un’area dell’abitato. Secondo i padri Comboniani, ”nella mattinata di domenica migliaia di uomini erano stati fermati a Pabo, quando il fumo ha iniziato a ricorpire il villaggio e le capanne hanno inizato a bruciare. Le persone fermate hanno, cosi’, chiesto ai militari di poter andare a mettere in salvo i loro averi, ma i soldati non glielo hanno concesso. Alcuni uomini hanno deciso di scappare ed i militari hanno iniziato a scagliare pietre contro di loro. Tre persone sono rimaste ferite e sono state ricoverate nell’ospedale di Lacor”. Nel corso degli scontri non e’ stato esploso alcun colpo di arma da fuoco, diversamente da quanto riferito in precedenza. Un portavoce dell’esercito ha annuciato ad una radio locale che, nel corso delle perquisizioni, sono state sequestrate 800 munizioni ed alcune uniformi. Gli ospiti di Pabo, campo sorto nel 1996 e divenuto il piu’ grande ed affollato del nord dell’Uganda, denunciano che l’esercito li tratta alla stregua dei ribelli dell’Esercito del signore, da anni protagonista di una sanguinosa guerriglia.


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