Mondo

Uganda: 1000 morti la settimana nei campi profughi

E' lo sconcertante risultato di un'inchiesta delle Nazioni Unite

di Emanuela Citterio

Cica mille persone ogni settimana muore nei campi per gli sfollati del Nord Uganda. Son i primi sconcertanti risultati di un rapporto messo a punto da governo ugandese, agenzie delle Nazioni Unite e organizzazioni non governative intitolato ?Indagine su tasso di mortalità in nord Uganda”. Nei campi nordugandesi è rifugiata gran parte della popolazione del territorio a causa delle stragi ricorrenti del Lord Resistence Army, una banda armata guidata dal fanatico Joseph Kony le cui azioni non sono mai state fermate nell’arco degli ultimi 20 anni.
I risultati comparsi sulla stampa ugandese e riportati dall’agenzia Misna, hanno fatto emergere, tra gli altri dati, un tasso di mortalità infantile nei campi quasi doppio rispetto allo standard internazionale. L?indagine è stata condotta sulla totalità degli sfollati che vivono nei campi di Gulu, Kitgum e Pader tra il gennaio e il luglio 2005. Secondo il rapporto, oltre alla violenza e alla malaria, la principale causa di morte all?interno dei campi è rappresentata dall’Aids.
Il direttore dei servizi medici del ministero della Salute di Kampala ha evidenziato che il rapporto potrà essere uno strumento utile per il governo nella messa a punto del prossimo piano di emergenza nazionale. In questi giorni l?arcivescovo di Gulu, capoluogo dell?omonimo distretto settentrionale ugandese, monsignor John Baptist Odama, ha denunciato anche il drastico aumento dei suicidi all?interno dei ?villaggi protetti?.

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