Politica
Ue, via libera alla ratifica Convenzione Onu
«Una decisione di portata storica» commenta Carlotta Besozzi, direttrice dell’European Disability Forum
BRUXELLES – Oggi è la giornata internazionale delle persone con disabilità e l’Unione Europea ha pensato bene fare un regalo agli 80 milioni di disabili che vivono in Europa. La sorpresa è giunta ieri sera al termine del Consiglio dei Ministri della Giustizia e degli Affari Interni. Come al solito quando si tratta di sociale, le informazioni vengono diffuse con la più grande discrezione.
Eppure quella apparsa nell’ultima pagina del comunicato stampa diffuso ieri dal Consiglio ha il sapore di una grande, immensa vittoria per la società civile europea. Il trionfo si riassume in tre righe, in apparenza insignificanti: “Il Consiglio” si legge nel comunicato “ha adottato un codice di condotta tra gli Stati Membri, la Commissione e lo stesso Consiglio stabilendo accordi interni per l’implementazione da parte dell’Unione Europea e in sua rappresentanza della Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità”.
Con l’adozione di questo codice di condotta, il Consiglio Ue dà il via libera definitivo per la ratifica da parte dell’Unione Europea della Convenzione Onu che mira a promuovere, proteggere e garantire il pieno rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali di tutte le persone disabili.
Ora si aspetta soltanto che la presidenza di turno belga (entro fine dicembre) o quella ungherese (da gennaio) depositi la Convenzione presso il Palazzo di Vetro, un gesto che verrà formalizzato al più tardi nel gennaio 2011.
“La decisione presa ieri dal Consiglio è di portata storica” assicura a Vita Carlotta Besozzi, direttrice dell’European Disability Forum, una piattaforma europea di organizzazioni non governative impegnata nella difesa e nella promozione dei diritti dei disabili presso le istituzioni europee. “Per la prima volta nella sua storia” spiega Besozzi sull’onda dell’emozione, “l’Unione Europea in quanto soggetto giuridico conclude una Tratttato internazionale sui diritti umani che, nel caso della disabilità, consentirà a ogni cittadino europeo di rivolgersi direttamente all’Ue, e non soltanto a livello nazionale per denunciare ogni forma di discriminazione contro i disabili”.
Un comitato indipendente Ue dovrebbe essere rapidamente costituito per seguire l’applicazione della Convenzione Onu in tutti i paesi europei che l’hanno ratificata e intervenire attraverso raccomandazioni in caso di non rispetto dei diritti sanciti dall’Onu a favore dei disabili. “La vita quotidiana di un disabile non cambierà dall’oggi all’indomani” tiene a precisare Besozzi, “ma l’impatto politico di questa svolta è fondamentale per promuovere e difendere i loro diritti in Europa”.
Inoltre, il codice di condotta adottato ieri dal Consiglio impedirà qualsiasi Stato membro europeo che ha ratificato la Convenzione di prendere iniziative presso le Nazioni Unite in contrasto con quelle dell’’Ue. Finora 16 Stati membri Ue hanno ratificato la Convenzione Onu sui diritti dei disabili, tra cui l’Italia, che oramai dovrà fare i conti con l’Unione Europea su ogni sua decisione o azione su tutto cio’ che riguarda la disabilità.
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