Famiglia

Ue: via libera al mais Monsanto

La protesta di Greenpeace per l'ok al mais Ogm NK603, prodotto da Monsanto e destinato all'alimentazione umana:

di Paul Ricard

?Com?è possibile che venga autorizzato un mais Ogm nel quale compaiono frammenti di Dna non intenzionalmente inseriti e addirittura funzionali? Già questo dovrebbe rendere questo Ogm non sicuro. Inoltre, la valutazione delle richieste di autorizzazione dei nuovi Ogm rimane inadeguata, non trasparente e basata su dati scientifici di mediocre qualità? spiega Federica Ferrario, responsabile campagna Ogm di Greenpeace. Greenpeace aveva già evidenziato la pericolosità di questo nuovo Ogm sul quale permangono forti preoccupazioni sia di carattere scientifico che procedurale. Greenpeace sottolinea anche come differenze significative siano state riscontrate tra il mais NK603 e la varietà convenzionale, ma non siano state studiate, bensì semplicemente classificate come ?non di rilevanza biologica?. In un suo rapporto, Greenpeace critica poi le valutazioni sugli Ogm condotte finora dall?Agenzia Europea per la Sicurezza Alimentare: nonostante la mancanza di dati essenziali e nella consapevolezza di errori tecnici nel trasferimento di sequenze di genoma riscontrate oltre che nel mais NK603, anche sull?olio di colza GT73. Nel caso del mais Monsanto MON 863, autorizzato dall?Agenzia Europea per la Sicurezza Alimentare, inoltre, sono apparse anomalie nei ratti nutriti con questo Ogm.


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