Non profit

Ue: troppo pochi gli asili

E in Italia la media è quella dell'Unione

di Redazione

Nell’Unione europea più di 6 milioni di donne tra i 25 e i 49 anni si vedono costrette a non esercitare un’attività lavorativa o a lavorare soltanto part-time a causa delle loro responsabilità familiari. Lo riferisce la Commissione europea in un rapporto in cui evidenzia la necessità per gli Stati membri di compiere maggiori sforzi per garantire migliori servizi per l’infanzia, come gli asili nido. Gran parte dei paesi Ue, avverte l’esecutivo Ue in una nota diffusa a Bruxelles, «non ha raggiunto gli obiettivi in materia di erogazione di servizi per l’infanzia, per il 90% dei bambini tra i tre anni e l’età scolastica e il 33% dei bambini di meno di tre anni, un traguardo che i capi di
Stato e di governo dell’Ue si erano fissati a Barcellona nel 2002″.
In Italia, la media è esattamente quella dell’Unione europea, con il 26% dei bambini di un’età inferiore ai 3 anni che frequentano asili nido. La percentuale italiana migliora decisamente per i bambini tra i tre anni e l’età scolastica, dove il nostro Paese ha raggiunto l’obiettivo del 90% contro una media Ue dell’84%. «Siamo lungi dal
raggiungere i nostri obiettivi in materia di strutture per l’infanzia e dobbiamo intensificare gli sforzi»,afferma nella nota il commissario europeo agli Affari Sociali, Vladimir Spidla, ricordando come «la disponibilità di servizi per l’infanzia adeguati e accessibili è essenziale per consentire ai genitori di lavorare, per rafforzare la
parità tra i sessi e migliorare l’inclusione sociale».

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