Famiglia

UE: Prodi deluso per restrizione a lavoratori dei paesi dell’est

l presidente della Commissione Ue di è detto ''deluso'' per le misure adottate da numerosi Stati della Ue per frenare l'arrivo di lavoratori dai nuovi paesi membri

di Paul Ricard

Il presidente della Commissione Ue Romano Prodi ha ribadito oggi la propria ”delusione” per le misure adottate da numerosi Stati della Ue per frenare l’arrivo di lavoratori dai nuovi paesi membri, definendole ”non necessarie” e neppure ”non positive”. ”Provo delusione per diverse ragioni”, ha detto Prodi, interpellato dai giornalisti. ”La principale e’ perche’ non penso che sia un grosso problema, nel senso che, quando ci sono nuove speranze di futuro nel proprio paese, l’immigrazione tende a diminuire non ad aumentare. Inoltre – ha aggiunto Prodi – credo sia un brutto segnale. Abbiamo voluto l’allargamento in modo serio ed ora che l’allargamento arriva noi poniamo dei freni e diciamo ai nuovi Stati: guardate che per un po’ di anni siete sotto controllo. Pertanto – e’ stata la conclusione di Prodi – credo che frenare gli immigrati dai nuovi Stati sia una cosa non necessaria e neppure positiva”.

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