Formazione

Ue: Prodi, competitività e sociale non si escludono

«Gli europei hanno dimenticato troppo spesso di pensare alla nostra diversita', perche' il modello di pensiero unico ci ha impedito di riflettere»

di Gabriella Meroni

”La competitivita’ economica e la protezione sociale non possono escludersi a vicenda”, ha detto oggi il presidente della Commissione europea, Romano Prodi, intervenendo in un foro sul futuro europeo organizzato dal quotidiano spagnolo Abc. Parlando della necessita’ di dare ”contenuto e coerenza a una politica macro economica comune”, dopo il successo dell’introduzione dell’euro, Prodi ha aggiunto: ”gli europei hanno dimenticato troppo spesso di pensare alla nostra diversita’, perche’ il modello di pensiero unico ci ha impedito di riflettere”. ”Al di la delle diversita’ di scelte politiche, l’Europa ha radici comuni alla base della sua vita sociale”, ha detto ancora il presidente della Commissione, citando fra esse ”l’istruzione di base gratuita” e la ”responsabilita’ del corpo sociale in materia di salute, protezione della terza eta’, lotta contro l’esclusione sociale”. Riferendosi piu’ specificamente all’occupazione, Prodi ha segnalato che non c’e’ ancora ”una effettiva inclusione di determinate fasce nel mercato del lavoro”, sottolineando la necessita’ di una ”riforma delle politiche fiscali”, che deve essere conseguita attraverso ”il coinvolgimento delle parti sociali, altra caratteristica tipica dei paesi europei”.


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