Formazione

Ue: presto operativa forza reazione rapida

Lo ha dichiarato il ministro Antonio Martino nel corso della conferenza stampa di oggi con Javier Solana, alto rappresentante per la Politica estera e di Sicurezza dell'Unione

di Paolo Manzo

La creazione della ‘Forza di Reazione Rapida’ della UE avverà probabilmente durante il turno di presidenza italiana, ovvero nel secondo semestre del 2003. Lo ha dichiarato il ministro della Difesa Antonio Martino nel corso della conferenza stampa di questa mattina con Javier Solana, alto rappresentante per la Politica estera e di Sicurezza dell’Unione (PESC). La conferenza si è svolta dopo i colloqui che i due politici hanno tenuto presso il ministero della Difesa a Roma. Si è parlato anche del rapporto di collaborazione Nato-Ue. Infatti, ha precisato Martino,” gli apparati difensivi della UE sono meno efficaci di quelli degli USA”, a causa delle duplicazioni tra i vari Paesi europei. Dal canto suo, Solana ha ringraziato l’Italia per il lavoro compiuto, ma ha precisato che ”c’è ancora molto da fare”. Oltre alla creazione della ‘Forza di Reazione Rapida’, la UE si appresta a subentrare alla NATO in Macedonia ed ad assumere maggiori responsabilità nei Balcani.Solana, rispondendo ad una domanda sulle relazione tra UE e Russia, ha parlato anche di Kaliningrad, l’enclave russa incastonata tra Polonia e Lituania che rischia di rimanere isolata una volta che questi due Paesi entreranno nell’Unione europea, probabilmente nel 2004. Recentemente sono inziati dei colloqui tra UE e Federazione russa per decidere il futuro dell’enclave. La UE vorrebbe imporre dei visti ai residenti di Kaliningrad che attraversano Polonia e Lituania per recarsi sul resto del territorio russo. Mosca è risolutamente contraria e chiede la libera circolazione per i suoi cittadini che abitano nell’enclave. ”Vogliamo una soluzione dignitosa per entrambi, ma la base per noi rimane l’accordo fondamentale di Schengen – ha dichiarato Solana – Kaliningrad riguarda l’allargamento della UE e il libero movimento delle persone. Credo che riusciremo a trovare una soluzione, ma la questione è assai spinosa”


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