Formazione

UE: presentata dichiarazione sui diritti delle persone sordocieche

Il testo chiede il riconoscimento della sordocecità come disabilità specifica.

di Redazione

Sono già 87, ad oggi, i deputati europei che hanno firmato la dichiarazione scritta sui diritti delle persone sordocieche presentata lo scorso 12 gennaio al Parlamento Europeo. Tra le dichiarazioni depositate a Bruxelles in questo primo scorcio di 2004, é senz’altro quella che ha raccolto più consensi e firmatari. Tutto lascia presagire ad una sua approvazione. Per l’adesione di nuovi firmatari c’é tempo fino al prossimo 12 aprile. Il testo, preparato dai parlamentari Richard Howitt, Mario Mantovani, Elizabeth Lynne, Patricia McKenna ed Ilda Figueiredo, chiede il riconoscimento della sordocecità come disabilità specifica e l’effettiva tutela dei diritti delle persone sordocieche. La campagna é stata promossa dalla European Deafblind Network (EdbN) e sottoscritta da tutte le principali organizzazioni europee che si occupano di sordocecità, tra cui, per l’Italia, dalla Lega del Filo d’Oro. Secondo recenti stime, in Europa vivono 150.000 sordociechi, ovvero persone che hanno una minoranza congiunta – parziale o totale – della vista e dell’udito e devono, pertanto, affrontare quotidianamente problematiche specifiche, assai differenti da quelle delle persone che sono soltanto non udenti o non vedenti. Lavoro, formazione, accesso all’informazione, assistenza sanitaria e sociale, mobilità, comunicazione, partecipazione alla vita democratica, questi i punti principali per cui all’interno della dichiarazione si richiede un adeguato intervento legislativo. “I sordociechi sono uno dei gruppi più esclusi tra i cittadini dell’Unione Europea – ha dichiarato Richard Howitt – La maggior parte dei Paesi non ha ancora riconosciuto la sordocecità come forma specifica di disabilità. Ma se l’UE ha più volte affermato che i diritti umani sono il suo fondamento, come é possibile continuare a negare quelli delle persone sordocieche? Anche in Italia la problematica é tuttora irrisolta. La Lega del Filo d’Oro che dal 1964 si occupa di assistenza, educazione, riabilitazione, recupero e reinserimento sociale per le persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali e proprio quest’anno festeggia i suoi primi 40 anni, é da tempo impegnata in prima linea anche sul fronte istituzionale per il riconoscimento dei diritti dei propri utenti. L’Associazione, già nel 2002, attraverso una formale richiesta rivolta ai Presidenti del Consiglio, del Senato e della Camera aveva ottenuto un piccolo ma importante riconoscimento della specificità dei diritti per le persone sordocieche. Nell’ambito del decreto legge recante disposizioni urgenti per garantire la sicurezza stradale, infatti, era stato introdotto (mod. art. 191 comma 3) il bastone bianco e rosso come segno di identificazione e riconoscimento dei sordociechi, così come il bastone bianco lo é per i non vedenti. In quel caso la definizione di un’identità avveniva attraverso l’adozione d’uso di uno strumento di mobilità. Un simbolo distinitivo. Oggi, con la dichiarazione scritta in seno all’UE, si richiede, invece, per la sordocecità come disabilità specifica un più ampio riconoscimento legislativo a livello europeo che possa sollecitare i governi dei singoli Paesi a fare altrettanto per i propri cittadini sordociechi.

Info: TESTO DICHIARAZIONE SCRITTA

presentata a norma dell’articolo 51 del regolamento da Richard Howitt, Mario Mantovani, Elizabeth Lynne, Patricia McKenna ed Ilda Figueiredo sui diritti delle persone sordo – cieche Data di Scadenza: 12 aprile 2004 1/2004 Dichiarazione scritta sui diritti delle persone sordo – cieche Il Parlamento europeo, – visto l’articolo 51 del suo regolamento, – visto l’articolo 13 del trattato sull’Unione europea ed il principio della dignità umana, A. considerando che la sordocecità costituisce una disabilità distinta, caratterizzata da deficienze della vista e dell’udito che comportano difficoltà nell’accesso all’informazione, alla comunicazione ed alla mobiltà, B. considerando che circa 150.000 cittadini dell’Unione Europea sono sordo – ciechi, C. considerando che talune di queste persone sono completamente sorde e cieche, ma che la maggior parte di esse mantiene un uso parziale o di entrambi i sensi, D. considerando che, poiché si tratta di una disabilità specifica, le persone sordo – cieche hanno bisogno di un sostegno specifico da parte di persone provviste di conoscenze specialistiche, 1. invia le istituzioni dell’Unione europea e gli Stati membri ad riconoscere ed applicare i diritti delle persone sordo – cieche, 2. dichiara che le persone sordo – cieche dovrebbero godere degli stessi diritti di cui godono tutti i cittadini dell’Unione Europea e che tali diritti dovrebbero essere applicati attraverso un’adeguata legislazione in ogni Stato membro e comprendere: – il diritto di partecipare alla vita democratica dell’Unione Europea, – il diritto di lavorare e di avere accesso alla formazione, benificiando dell’illuminazione, dei contrasti e degli adattamenti necessari, – il diritto di accedere ad una assitenza sanitaria e sociale incentrata sulla persona, – il diritto alla formazione permanente, – il diritto di ricevere un sostegno personalizzato, ove opportuno sotto forma di guide – comunicatori, interpreti per i sordo – ciechi e/o assistenti, 3. incarica il suo Presidente di trasmettere la seguente dichiarazione, con l’indicazione del nome dei firmatari, alla Commissione, al Consiglio ed ai Governi degli Stati membri.

Per informazioni:

Lega del Filo d’Oro – Lega del Filo d’Oro via Montecerno, 1 Osimo (AN) I risultati dell’iter di raccolta firme per la dichiarazione scritta possono essere seguiti sul sito: European Parliament

Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA