Welfare

Ue: online il report annuale sulle droghe

Il rapporto annuale presentato oggi dall'Agenzia europea delle droghe segnala che cambia il modello tradizionale di consumo di cocaina

di Riccardo Bonacina

Segnali di aumento dell’HIV in sei Paesi dell’UE dove aumenta anche la preoccupazione per gli effetti a lungo termine dell’ecstasy. E’ quanto emerge dalla Relazione annuale 2001 sul fenomeno della droga nell’UE presentato oggi dall’Agenzia Europea delle droghe a Lisbona nella quale si segnala anche il cambiamento del modello tradizionale di consumo di cocaina. La relazione segnala che sta scomparendo nell’UE la tradizionale distinzione tra consumatori di cocaina in polvere ad uso ricreativo e tossicomani dipendenti ed emarginati che si iniettano o fumano cocaina a ‘baselcrack’. Nonostante una situazione complessivsamente stabile – aggiunge la relazione – emergono segnali di aumento dell’incidenza di HIV tra gruppi di consumatori di stupoefacenti per via parenterale (iniezione), specialmente in irlanda, Lussemburgo, paesi bassi, Austria, Portogallo e Finlandia. L’HIV e l’epatite correlata all’uso di droga rappresentano – secondo la relazione – uno dei maggiori problemi di salute nell’UE. COme anche destano sempre più preoccupazioni i pericoli degli effetti a lungo termine dell’ecstasy, soprattutto tra i forti consumatori. il rapporto completo sul sito: clicca qui


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