Formazione

UE: irregolare un quinto dei progetti dell’Agenzia ricostruzione Balcani

Lo denuncia la Corte dei conti europea

di Francesco Agresti

Un quinto dei contratti stipulati nel 2003 dall?Agenzia europea per la ricostruzione dei Balcani presenta gravi anomalie. La denuncia viene dai revisori della Corte dei conti europea che hanno passato al setaccio le attività dell?Agenzia, che ha sede a Salonicco e che dalla sua costituzione, che risale al 2000, ha gestito 2 miliardi di euro. Il rapporto è stato presentato ieri al Parlamento europeo, secondo i dati dell?inchiesta nell?organizzazione dell?Agenzia il caos la farebbe da padrone: troppe persone con il potere di autorizzare i progetti con la conseguente impossibilità di controllare ogni attività. L?Agenzia non è nuova a casi di corruzione: nel 2002 finirono nel mirino, prima dei revisori e poi dei magistrati, la francese Alstom, e il consorzio britannico, Innogy, per la costruzione di una centrale elettrica a Belgrado. Un funzionario dell?Agenzia, accusato di aver ricevuto denaro e una autovettura di lusso fu licenziato, attualmente risulta irreperibile, secondo fonti parlamentari pare sia fuggito in Africa.


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