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Ue: imminente accordo sui brevetti

Si andrebbe verso un compromesso tra rigidi difensori della proprietà intelettuale e "liberal"

di Gabriella Meroni

E’ imminente, salvo sorprese dell’ultimo minuto, un accordo all’Europarlamento di Strasburgo sulla controversa proposta finalizzata a proteggere la proprieta’ intellettuale. Lo segnalano diverse fonti a Bruxelles fra cui il ”Financial Times’ sottolineando che l’intesa viene raggiunta dopo che la relatrice Janelly Fourtou si e’ “arresa” alle richieste degli Stati membri di attenuare le sanzioni per le violazioni di tali diritti. La nuova legislazione proposta, nella formulazione originale, prevedeva l’introduzione di ”sanzioni penali, ivi incluso il carcere” come conseguenza di serie violazioni dei diritti di proprieta’ intellettuale (indicate con l’acronimo inglese di Ipr), ma i governi nazionali hanno obiettato che l’Unione europea non aveva competenza per forzarli all’imposizione di tali misure. Nella versione attuale su cui sarebbe stato raggiunto un accordo viene invece richiesto unicamente agli Stati membri di introdurre misure ”efficaci, proporzionate e dissuasive” contro tali violazioni. Il Parlamento, che aveva originariamente adottato una posizione piu’ rigida, secondo fonti attendibili, dovrebbe accettare il cambiamento. Il compromesso raggiunto riflette le divisioni della stessa industria: da una parte ci sono i cosiddetti ”content owner”, come le societa’ cinematografiche e discografiche, che hanno insistito affinche’ l’Unione europea mantenesse una posizione rigida; dall’altra gli ”internet service providers” e gli operatori di tlc hanno evidenziato come la legge avrebbe criminalizzato gli utenti internet che avessero scaricato musica dal web.


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