Famiglia

UE, Frattini: bisogna trovare procedure comuni per accoglienza immigrati

Franco Frattini, neo-commissario europeo Giustizia e Affari interni (GAI), dice di "non voler parlare di 'campi' in Nordafrica", e vorrebbe individuare "uno status comune per l'accoglienza"

di Matteo Manzonetto

Nel primo incontro avuto coi giornalisti italiani a Bruxelles, il neo-commissario europeo Franco Frattini ha fatto una panoramica sulle sue intenzioni per le politiche di giustizia e affari interni.
Parlando di immigrazione, Frattini ha da subito respinto l’utilizzazione del termine ‘campo’, per riferirsi alla struttura sperimentale di accoglienza per richiedenti asilo che dovrebbe sorgere in Libia. “Si tratta comunque di un progetto pilota, che ci servirà per chiarire dove e come migliorare le procedure di accoglienza, e di individuarne le falle”, dice l’ex ministro.
Obbiettivo di Frattini e’ di formulare al Consiglio (organo che riunisce i capi di stato e governo, oppure i loro ministri) una proposta che definirà standard minimi comuni per l’accoglienza dei cittadini extracomunitari.
Le prospetive definite da Frattini seguno ad ogni modo le linee politiche definite dal programma dell’Aia sulla libertà e la sicurezza in Europa, proposto nell’ultimo Consiglio d’Europa del 4/5 novembre scorso.

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