Volontariato
UE: Contro il terrorismo “Più democrazia e meno povertà”
Prima riunione dei ministri degli esteri Ue dopo gli attacchi di Londra. Approvato un documento comune sulla lotta al terrorismo, scaricabile online
di Giulio Leben
Prima riunione dei ministri degli esteri della Ue oggi a Bruxelles dopo gli attentati di Londra e sotto la presidenza di turno britannica. All’ordine del giorno erano i difficili negoziati sul programma nucleare dell’Iran, la preparazione di un summit bilaterale a settembre con la Cina e gli scossoni registrati nelle ultime settimane sul processo dell’allargamento, ma non poteva essere ignorato quanto accaduto lo scorso 7 luglio nella capitale inglese.
Il Consiglio degli esteri dell’Unione ha quindi approvato un documento (scaricabile in allegato, solo in inglese) nel quale si sottolinea che “l’Ue, e gli stati membri, devono contare sulle misure necessarie per affrontare questa minaccia”, in aspetti quali “l’individuazione dei terroristi, la protezione dei potenziali obiettivi, la preparazione di fronte ad un attacco”.
Sottolineando che “il Consiglio ribadisce il proprio impegno per assistere gli altri paesi a lottare contro il terrorismo sia collettivamente, come Unione, sia a livello di nazione”, il testo rileva che tale lotta deve avere “un ruolo chiave nel dialogo con i paesi terzi”. Il documento segnala d’altra parte l’impegno dei 25 per dare via libera “entro dicembre ad una strategia comune per combattere la radicalizzazione e il reclutamento” da parte dei gruppi terroristici. I ministri rilevano inoltre che è necessario “risolvere i conflitti, affrontare l’oppressione, ridurre la povertà, promuovere le buone governance”.
Il Consiglio Ue sottolinea infine “il ruolo chiave delle Nazioni Unite” e “sostiene le proposte per una strategia anti-terrorismo globale”, augurandosi che nel vertice Onu di settembre a New York la comunità internazionale “ribadisca la chiara condanna al terrorismo, qualsiasi sia la sua motivazione” e si batta “per un accordo a favore di una Convenzione complessiva per la fine del terrorismo internazionale”.
Introducendo i lavori, il ministro degli esteri britannico Jack Straw ha voluto comunque rassicurare i colleghi che “la vita a Londra è tornata alla normalità” e ringraziarli per la “solidarietà” manifestata dopo gli attacchi del 7 luglio. “Già il giorno dopo gli attentati, l’autista del bus 30 di Tavistock Square è tornato al lavoro”, ha raccontato Straw per rendere l’idea della volontà di reazione della città.
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