Il bambino abbandonato deve essere considerato il ?primo cittadino europeo?: questo è il cardine della proposta sull?adozione europea che Amici dei Bambini presenta domani giovedì 9 novembre a Bruxelles. L?occasione è la conferenza promossa dall?euro-parlamentare Claire Gibault ?Una politica europea per l?adozione?, in cui verranno discusse le proposte sulle politiche di protezione dell?infanzia abbandonata nei 25 Paesi, tra cui quella di Amici dei Bambini. Alle ore 13.30 è prevista una conferenza stampa (Sala Spinelli).
?Il progetto di adozione europea per Amici dei Bambini è maturato a seguito del blocco delle adozioni internazionali in Romania ed è una nuova forma di adozione realizzabile tra Stati dell?Unione, per consentire l?accoglienza in famiglia non solo ai bambini abbandonati di paesi disagiati ? dice Marco Griffini, presidente dell?associazione che domani sarà relatore della proposta – ma soprattutto a quelli italiani, francesi, spagnoli o inglesi che oggi si trovano in istituto e hanno solo due alternative: l?adozione nazionale o l?adozione internazionale?.
La proposta intende valorizzare la centralità del minore in difficoltà familiare a livello europeo, che si inserisce quindi tra adozione nazionale e adozione internazionale: un nuovo livello di intervento che può divenire lo strumento più adeguato per l?accoglienza dei minori europei senza famiglia.
?Con l?adozione europea i 34mila minori italiani fuori dalla famiglia avranno la possibilità di essere accolti da famiglie europee ? dice Griffini ? Ad oggi il fallimento della legge 149 li ha condannati al limbo dell?istituto?.
L?adozione europea, se realizzata, partecipa quindi del principio di sussidiarietà e dà piena applicazione al principio della Carta dei Diritti Fondamentali dell?Unione secondo cui i? minori cittadini europei hanno diritto alla protezione e alle cure necessarie per il loro benessere?. Per questo il minore che vive al di fuori della famiglia in Europa, orfano o abbandonato, deve essere il primo soggetto da difendere.
?Il traguardo da raggiungere è importante ? aggiunge Griffini – : se passerà la proposta, sarà l?Unione Europea a esigere la realizzazione di Banche dati su minori adottabili e delle coppie idonee all?adozione, quelle stesse che ad oggi i governi nazionali non riescono a realizzare?.
Nello specifico, la proposta di Amici dei Bambini prevede una serie di strumenti per rendere effettiva l?adozione europea:
1. regole uniformi e omogenee sul rilascio dell?idoneità all?adozione europea
2. Banca dati europea dei potenziali genitori adottivi cui si accede solo in seconda battuta rispetto a una banca dati nazionale (di cui si richiede la costituzione ove non esista)
3. Banca dati dei minori europei dichiarati adottabili e non accolti attraverso l?adozione nazionale
4. Albo degli enti autorizzati all?adozione europea, con iscrizione obbligatoria quale presupposto per operare
5. Autorità centrale europea, con il compito di predisporre e vigilare sugli strumenti di attuazione dell?adozione europea
6. principio di gratuità dell?adozione europea
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