Cultura

UE: Accordo per la direttiva sul software

Stanca "Penalizza Pmi italiane". Rincara la dose Marco Cappato "Il Parlamento europeo si era espresso in direzione opposta". Ma il Consiglio dei ministri sulle Competitività approva

di Giulio Leben

I ministri della competitività dell’Ue hanno raggiunto un accordo politico sulla direttiva che introduce la brevettabilità delle invenzioni attuate per mezzo di elaboratori elettronici (la cosiddetta brevettabilità dei software). Lo indicano fonti del Consiglio, sottolineando che la direttiva prevede esclusivamente la brevettabilità delle invenzioni che “apportano un contributo tecnico” ed esclude la possibilità di richiedere brevetti per i codici sorgente. “Una direttiva contraria non solo agli interessi tipici italiani e delle piccole e medie imprese del settore informatico, ma che, in generale, crediamo che più si consente il ricorso al brevetto nel software e più si limita il suo sviluppo?, ha commentato poco dopo il Ministro Lucio Stanca. ?Dal Consiglio dei ministri sulle Competitività – ha proseguito Stanca – e’ uscita una direttiva che, seppure modificata in parte su iniziativa italiana, è ancora insufficiente e lascia ampi spazi di incertezza. Per questo il nostro Paese si è astenuto?. Già nei giorni scorsi Stanca aveva espresso le sue ?forti perplessità? sui contenuti della direttiva europea in una lettera ai ministri Rocco Buttiglione (Politiche Comunitarie), Antonio Marzano (Attività Produttive) e Letizia Moratti (Istruzione Università e Ricerca), proprio in relazione alla penalizzazione delle piccole e medie imprese italiane del settore. In tal senso, Stanca ha oggi espresso l?auspicio che ?nei successivi passaggi, nuovi esami del testo possano ulteriormente correggerlo e migliorarlo?. Ma a criticare la decisione del Consiglio è stato anche il radicale Marco Cappato. Commissione e Consiglio europei hanno scelto l’attuale periodo elettorale per cui il Parlamento europeo non si riunisce per adottare provvedimenti bocciati dai rappresentanti degli stati dell’Unione. E’ l’accusa rivolta dal deputato europeo, dopo l’approvazione oggi da parte dei ministri (e l’accordo raggiunto ieri dalla Commissione europea sul trasferimento dei dati dei passeggeri diretti negli Stati Uniti), riuniti nel Consiglio competitività, della brevettabilità del software. “Su entrambi i provvedimenti – ricorda Cappato – il Parlamento europeo si era espresso in direzione opposta, con un voto sofferto uscito da mesi di dibattito. Non stupisce che la Commissione e il Consiglio abbiano dunque scelto un momento di ‘vuoto’ parlamentare per assumere decisioni che si scontrano frontalmente con la volontà dell’unica istituzione direttamente eletta, nella speranza di poter mettere la nuova assemblea di Strasburgo di fronte al fatto compiuto”. Il parlamentare radicale conclude rilevando che “è proprio il caso di dire che quando non c’è il gatto parlamentare, i topi delle burocrazie europee ballano”.


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