Ue: accordo Blair-Sarkozy su mini-trattato

Dal vertice del G8 potrebbe arrivare un importante tassello per far ripartire le riforme istituzionali dell’Unione Europea. Il presidente francese, Nicolas Sarkozy, e il premier britannico, Tony Blair, hanno annunciato di aver raggiunto un’intesa “su quella che potrebbe essere la cornice per un trattato semplificato”. “Abbiamo concordato che dovra’ essere un nuovo trattato, e non una Costituzione semplificata”, ha spiegato il neo-titolare dell’Eliseo dopo il bilaterale con Blair. Sarkozy propone da tempo la strada di un trattato semplificato, che non avrebbe bisogno di essere sottoposto a referendum nazionali, per superare l’impasse seguita alla bocciatura in Francia e nei Paesi Bassi, due anni fa, del progetto di Costituzione comunitaria. L’intesa che si profila manterrebbe, sia pure con denominazioni diverse, la figura del ministro degli Esteri dell’Ue e la Presidenza di turno ‘lunga’, previste dalla vecchia bozza di Costituzione; e semplificherebbe il sistema di votazione, come e’ indispensabile dopo l’allargamento a 27. Ancora Sarkozy ha riferito di aver convenuto con Blair circa un modo per sciogliere il nodo della parte riguardante i diritti fondamentali, su cui non c’era ancora intesa. “Abbiamo trovato una soluzione”, ha affermato, senza entrare nei dettagli. “Ho detto al popolo francese che non posso accettare un’Europa che resta immobile”, ha ricordato. Da Bruxelles il ministro degli Esteri tedesco, Frank-Walter Steinmeier, ha confermato i progressi verso un’intesa su come far ripartire il negoziato al Consiglio Europeo del 21 e 22 giugno. “Le questioni aperte si sono ridotte in modo sostanziale”, ha affermato Steinmeier davanti all’EuroParlamento.