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Ucraina, il treno di Medici Senza Frontiere continua a trasferire pazienti da Donetsk e Lugansk

Il treno adibito a clinica di Medici Senza Frontiere ha evacuato complessivamente 114 persone. «Dopo il terribile attacco alla stazione di Kramatorsk, dove eravamo due giorni prima per un’evacuazione medica, ci siamo chiesti se avremmo potuto continuare questa attività ma le disperate richieste degli ospedali ci hanno fatto prendere la decisione di tornare nell’area», dichiara Christopher Stokes, coordinatore dell’emergenza in Ucraina

di Redazione

Tra il 9 e il 10 aprile, il treno adibito a clinica di Medici Senza Frontiere (MSF), in collaborazione con le ferrovie ucraine e il Ministero della Salute, ha appena completato il quarto trasferimento medico di 48 pazienti, provenienti da ospedali vicini alla linea del fronte nelle aree orientali del paese colpite dal conflitto. L’organizzazione medico-umanitaria continuerà ad usare questo treno medicalizzato per rispondere alle richieste degli ospedali ucraini dell’est di evacuare i pazienti vulnerabili verso zone sicure nella parte ovest del paese, lontane dai fronti più attivi della guerra. MSF finora ha evacuato 114 pazienti in quattro trasferimenti effettuati tra il 31 marzo e il 10 aprile.

“Dopo l’orribile attacco di venerdì alla stazione di Kramatorsk gremita di persone in fuga, da dove due giorni prima avevamo effettuato un’evacuazione medica, ci siamo chiesti se avremmo potuto continuare questa attività. Ma le disperate richieste degli ospedali della zona di portare i loro pazienti in aree più sicure ci hanno fatto prendere la nostra decisione. Siamo tornati nell’area sabato 8 aprile e siamo fortemente determinati a continuare e ampliare questo servizio” dichiara Christopher Stokes, coordinatore dell’emergenza in Ucraina per MSF.

In questo quarto trasferimento i pazienti sono stati trasferiti da un’area vicino Kramatorsk a Kiev (1 paziente) e a Leopoli, mentre altri pazienti sono stati portati su strada dall'ospedale di Bakhmut, vicino alla linea del fronte nella regione di Donetsk, e dall'ospedale di Sloviansk, sempre nella regione di Donetsk. Alcuni dei pazienti erano persone anziane provenienti da case di riposo, ma la maggior parte erano feriti. A bordo del treno è stata necessaria un’importante assistenza infermieristica, incluso il supporto con l’ossigeno per alcuni pazienti.

Nel terzo trasferimento, effettuato tra il 6 ed il 7 aprile, sono state evacuati 40 pazienti da Kramatorsk: 1 paziente trasferito durante il tragitto ad un ospedale di Kiev – perché per le sue condizioni poteva non essere in grado di continuare il viaggio – e 39 pazienti trasferiti a Leopoli. Alcuni pazienti sono stati trasportati su strada da Sievierodonetsk e dalle zone vicine, nella regione di Luhansk. Si trattava per lo più di pazienti anziani provenienti da case di riposo, ma c'erano anche pazienti più giovani con ferite da trauma.

“Ho impressa nella mente l'immagine fortissima di queste famiglie in attesa di essere evacuate dal treno, famiglie intere, con madri che allattano, bambini, anziani, cani e gatti. In queste stazioni ci sono migliaia di persone, non parliamo di cinque persone in attesa di salire su un treno solo per viaggiare. Siamo andati due volte a Kramatorsk per prendere pazienti e portarli in aree più sicure e quando vedi quanto è accaduto è semplicemente orribile ma anche assolutamente rivoltante” racconta il dott. Jean-Clément Cabrol, coordinatore medico del treno di MSF in Ucraina.

Nel secondo trasferimento, il 5 aprile, 17 pazienti sono stati evacuati da Kramatorsk a Dnipro e altri pazienti sono stati trasportati su strada da Sievierodonetsk e dalle zone vicine, nella regione di Luhansk, per lo più pazienti anziani provenienti da case di riposo ma anche alcuni pazienti più giovani con ferite da trauma.

Nel primo trasferimento in treno, effettuato tra il 31 marzo e il 1° aprile, 9 pazienti sono stati evacuati dagli ospedali di Zaporizhzhia a Leopoli, per la maggior parte erano stati feriti a Mariupol o mentre cercavano di fuggire da lì.

“L’importanza di questo servizio ferroviario di trasferimento medico è chiaro” afferma Stokes di MSF. “In ogni trasferimento abbiamo imparato come poter trasportare in sicurezza un maggior numero di persone mantenendo un adeguato livello di assistenza infermieristica e medica. Ora stiamo accelerando il più possibile l’attivazione del nostro treno più grande e altamente medicalizzato. Il numero di richieste sta crescendo e vogliamo essere in grado di soddisfarne il maggior numero, il più rapidamente possibile”.

Credit foto Maurizio Debanne

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