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Ucraina, continuano le accoglienze nelle Case McDonald

Dopo Roma, anche Brescia apre le porte a piccoli ucraini ammalati in fuga, con le loro famiglie, dalla guerra. La stretta collaborazione della Fondazione italiana con la "sister organization" in Ucraina

di Giampaolo Cerri

Sono arrivate nelle scorse settimane le prime famiglie accolte dalle Case Ronald di Roma e di Brescia in arrivo dall’Ucraina: Fondazione per l’Infanzia Ronald McDonald mette la sua attività al servizio dell’emergenza, per offrire vitto, alloggio e supporto a quelle famiglie che, con bambini malati, sono costrette a lasciare tutto e scappare dal conflitto.

Fondazione per l’Infanzia Ronald McDonald è inoltre al lavoro, insieme ad altre organizzazioni italiane per facilitare l’arrivo nel nostro Paese di bambini oncologici che hanno bisogno di proseguire le terapie, con lo scopo di garantire loro tutte le cure necessarie.

Iniziative rese possibili grazie a Ronald McDonald House Charities che opera anche nelle zone di frontiera e in territorio ucraino. La Fondazione, infatti, è attiva in diversi paesi, tra cui Polonia e Romania, in prima linea nell’accoglienza profughi, e in Ucraina, dove è presente con cinque Family Room, strutture di accoglienza per famiglie interne agli ospedali, ora adibite ad alloggi per medici ed infermieri in servizio.

“Nella drammaticità di questa situazione non potevamo rimanere indifferenti; da subito ci siamo dati da fare per mettere in campo tutti gli strumenti a disposizione per dare il nostro supporto. Abbiamo accolto famiglie con bambini malati in fuga, raccolto e distribuito beni di prima necessità, assistito RMHC Ucraina, nostra sister organization, che lavora con gli ospedali pediatrici di Kiev e di altre 4 città ucraine e siamo inoltre in costante contatto con i colleghi della vicina Polonia, per rispondere ai bisogni specifici di chi si trova al confine”, dichiara Nicola Antonacci (foto, ndr) presidente di Fondazione per l’Infanzia Ronald McDonald Italia.

“Come ulteriore supporto alle famiglie che ospitiamo", prosegue, "abbiamo avviato le procedure di assunzione di una mediatrice culturale per le nostre Case, anche lei, una donna in fuga dalla guerra. Siamo contenti di poter essere utili e prenderci cura di chi è in difficoltà, come sta accadendo con la piccola Sasha, rimasta mutilata durante un attacco e riuscita a scappare in Italia con la sua coraggiosa mamma, ospiti della nostra Casa di Palidoro.”

“È un dolore indicibile pensare a cosa devono aver passato Sasha e la sua famiglia, una storia che mi ha profondamente segnato e commosso.” Aggiunge Galina Solovey, direttrice di Ronald McDonald House Charities Ucraina “sono davvero felice che abbiano potuto trovare nuova dimora in Casa Ronald, un luogo che sono certa sia accogliente, familiare e pieno di calore e che saprà prendersele a cuore. Sono infinitamente grata ai nostri colleghi italiani per essersi presi cura dei nostri bambini e delle loro famiglie”.

È possibile contribuire all’attività di accoglienza della Fondazione attraverso una donazione con bonifico bancario: Iban IT06A0503401688000000016500, causale “Emergenza Ucraina”. Oppure è possibile consegnare cibo fresco (frutta, verdura, carne) e materiale per l’igiene alle Case Ronald di Roma e Brescia.

Leggi anche l'intervista al direttore generale Maria Chiara Roti.

Nella foto in apertura, gli invii verso l'Ucraina di generi di prima necessità, raccolti da Fondazione, nei primi giorni del confitto.

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