Aperta ufficialmente?
?la sede di Oxfam Italia, costola del Belpaese della grande ong britannica, con tanto di sito Internet (www.oxfamitalia.org) dove potrete avere tutte le informazioni nel caso vogliate unirvi a questa avventura. La presentazione ufficiale è avvenuta martedì 5 ottobre a Milano anche se in realtà già da alcuni anni Oxfam Italia operava nel nostro Paese con la partnership di Ucodep, ong italiana da oltre 30 anni impegnata nella lotta alla povertà e l’ingiustizia. In bocca al lupo!
Elisabetta Belloni/1 – Fondo globale?
?il direttore generale per la Cooperazione allo sviluppo (Dgcs) della Farnesina lo ha detto chiaramente: «Sto trattando con Palazzo Chigi e con il ministro Giulio Tremonti per definire un piano di rientro per i contributi che l’Italia non ha erogato al Fondo globale contro Aids, tbc e malaria negli ultimi due anni». Ne va del prestigio e della parola dell’Italia che deve al fondo 130 milioni di euro per il 2009 e 130 per il 2010. In totale, 260 milioni di euro di arretrati, oltre ai 30 milioni extra promessi al G8 dell’Aquila. «Alla conferenza di rifinanziamento del Fondo in corso a New York», ha aggiunto la Belloni, «l’Italia non farà nessuna proposta, proprio per questa posizione scomoda». Parole sante/1
Elisabetta Belloni/2 – Cooperazione uguale?
?sicurezza. «Intervenire nei Paesi in via di sviluppo non è solo aiutare un Paese, ma anche tutelare la sicurezza nazionale». Così la Belloni al convegno «Necessità/opportunità degli aiuti ai Paesi dell’Africa subsahariana e ricerca di nuove procedure d’impiego», organizzato dal Cestudis – Centro studi difesa e sicurezza ad inizio ottobre. «Il concetto che la cooperazione sia solo uno strumento di politica estera è superato. È anche quello, ma non solo. È soprattutto sicurezza e sviluppo per creare stabilità». Parole sante/2
Elisabetta Belloni/3 – Legge 49/87?
?e proprio per questo, ha aggiunto, «la legge che regola la Cooperazione allo sviluppo – del 1987 – deve essere rinnovata e ammodernata dal Parlamento, tenendo presente e coinvolgendo tutti gli attori, ma sancendo anche che sia lo Stato ad avere il ruolo di coordinatore degli aiuti». Parole sante/3
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