Economia
UBI Banca e CFI firmano un protocollo d’intesa a supporto di cooperazione e imprenditoria sociale
La collaborazione tra UBI Banca e CFI porterà i partner a finanziare congiuntamente singoli progetti d’investimento all’interno del mondo della cooperazione e dell’imprenditoria sociale, compresi quelli in ambito ”impact investing”, ovvero investimenti che si propongono di generare un impatto sociale o ambientale misurabile garantendo anche un rendimento finanziario
di Redazione
UBI Banca ha sottoscritto un accordo di collaborazione commerciale con CFI – Cooperazione Finanza Impresa, per favorire la crescita e lo sviluppo di cooperative di produzione e lavoro e di iniziative di imprenditoria sociale su tutto il territorio nazionale italiano. CFI è una società cooperativa per azioni che opera dal 1986 per la promozione delle imprese cooperative di produzione e lavoro e delle cooperative sociali. È promossa da AGCI – Associazione Generale Cooperative Italiane, CONFCOOPERATIVE e LEGACOOP ed è partecipata, tra gli altri, dal Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) e da Invitalia Spa.
La collaborazione tra UBI Banca e CFI porterà i partner a finanziare congiuntamente singoli progetti d’investimento all’interno del mondo della cooperazione e dell’imprenditoria sociale, compresi quelli in ambito ”impact investing”, ovvero investimenti che si propongono di generare un impatto sociale o ambientale misurabile garantendo anche un rendimento finanziario.
UBI Banca e CFI supporteranno e affiancheranno le realtà cooperative già esistenti o di nuova costituzione in operazioni di sviluppo ed investimento, avvalendosi degli strumenti agevolativi messi a disposizione dal Ministero per lo Sviluppo Economico (MISE) e attualmente gestiti da CFI.
Tra i vari interventi rientrano quelli finalizzati alla stabilizzazione e alla crescita delle cooperative partecipate da CFI, alla promozione di progetti di imprenditoria giovanile, al sostegno di operazioni di acquisto e rilancio di società realizzate dai dipendenti dell'impresa stessa (workers buyout) a tutela dei posti di lavoro.
L’accordo prevede interventi a favore della nascita di nuove imprese e di cooperative promosse dai lavoratori per il recupero di aziende sequestrate e confiscate alla criminalità organizzata. Sono comprese operazioni a sostegno di progetti di investimento da parte di imprese sociali attraverso il Fondo Rotativo (FRI) a favore dell’economia sociale, di cui UBI Banca è stato il primo istituto bancario italiano ad aver sottoscritto la convenzione con MISE, ABI e Cassa Depositi e Prestiti.
UBI Banca si propone anche come uno dei partner finanziari di CFI, mettendo a disposizione la propria gamma di servizi bancari e linee di credito, anche di tipo pay for success, (ovvero il meccanismo di collegare parte dello spread applicato dalla Banca al raggiungimento di prestabiliti obiettivi di natura sociale) dedicate al sostegno di investimenti orientati all’impatto e all’innovazione sociale e di progetti di welfare di comunità in grado di produrre benefici in termini di sviluppo locale, per soddisfare i fabbisogni finanziari delle imprese cooperative socie di CFI.
Il protocollo nasce dalla volontà delle parti di intensificare una collaborazione, avviata già da diversi anni tra CFI e UBI Banca, attraverso la divisione commerciale UBI Comunità dedicata alle realtà del Terzo Settore e dell’economia civile, per generare sinergie, mettendo a reciproca disposizione competenze, network ed expertise maturati nell’analisi dei fabbisogni finanziari, tecnico-produttivi, commerciali e manageriali e predisponendo progetti di sviluppo a sostegno della cooperazione sociale e in generale delle imprese cooperative.
“Questo accordo è coerente con lo spirito e gli obiettivi di UBI Comunità e della sua divisione dedicata al Terzo Settore e all’economia civile” – afferma Guido Cisternino, Responsabile Terzo Settore ed Economia Civile di UBI Banca – “Ne rappresenta infatti bene la caratteristica innovativa e distintiva: unire un approccio e una proposizione commerciale dedicata e costruita a partire dalle esigenze di questo tipo di clientela con la capacità, attraverso partnership specifiche, di perseguire scopi comuni il cui valore si misura non solo in termini di ritorno economico ma anche di beneficio sociale misurabile”.
“La collaborazione con UBI – ha commentato il presidente di CFI Mauro Frangi – potrà consentire di incrementare la possibilità per le cooperative di fruire delle risorse pubbliche disponibili, proprio perché la complementarietà tra i “capitali pazienti” investiti da CFI ed il credito bancario erogato dall’Istituto aumenteranno la sostenibilità dei progetti imprenditoriali. La collaborazione con UBI è strategica e sono certo che potrà dare una spinta propulsiva alle cooperative che vogliono crescere ed investire.”
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