Cultura

Tv. Leader islamico mette ko un giornalista

Sugli schermi di una tv padovana scene da western tra Pelanda, giornalista, e Adam Smith dell'Unione islamici italiani. A scatenare la rissa le sue parole farneticanti su Islam, Chiesa e 11 sett

di Ettore Colombo

Una rissa in pieno stile western, che finisce coi lividi per gli schiaffoni. Rigorosamente davanti alle telecamere e in prima serata. E’ andata in onda ieri sera, su un canale padovano, Serenissima Tv, e la notizia ha subito fatto il giro delle redazioni di tutti i giornali. I più svelti sono stati quelli del Tg3 che per primi ne hanno diffuso a livello nazionale le immagini, per nulla edificanti, di uno studio televisivo trasformato in ring di pugilato. Peccato però che a darsele di santa ragione non erano due pesi massimo di livello internazionale, ma il professore Carlo Pelanda, stimato opinionista del Foglio e del Sole 24 ore e Adel Smith, presidente dell’Unione islamici italiani. La puntata era tutta incentrata sull’Islam e l’Occidente, argomento di per sè già delicato. E anche per questo Gianluca Versace, il conduttore del programma che prende il nome di “Speciale notizia oggi” si era affidato ai due “esperti”. A dare inizio alle danze è stato Adam Smith, col suo stile provocatorio già noto a importanti salotti televisivi (ad esempio quella di Vespa a Porta a Porta), che se l’è preso con la Chiesa cattolica. “Ha chiamato il Papa extracomunitario – racconta un testimone oculare, un cameramen, al quotidiano on line il Nuovo.it – “e poi ha ritirato fuori la storia del crocefisso”. Smith va infatti da tempo a dire in giro che è un’aberrazione che i cattolici preghino “un cadavere in croce”. Pelanda prima dava luogo a vistosi segni di nervosismo, poi quando Smith ha detto che gli attentati alle Torri gemelle sono state opera dei servizi segreti americani l’opinionista del Foglio è sbottato. Non ci ha visto più dalla rabbia, si è alzato di scatto puntandogli contro il dito minaccioso. Prima è partita una pioggia in insulti: “terrorista”, ”ignorante e stupido”, poi la scazzottata. Pelanda ha fatto partire un ceffone che ha fatto volare gli occhiali a Smith. Il colpo messo a segno dal giornalista è rimasto però l’unico di un match che è continuato anche fuori onda, dopo l’inevitabile sospensione della trasmissione. Ora resta solo da sapere, purtroppo, chi dei due alla fine ha avuto la meglio. Ma “a terra” per ko già finita la democrazia, il dialogo, la civiltà. E anche la tv. Quella tv che ieri invitava Smith nel suo “salotto” buono (casa Vespa) ed oggi lo porta in giro sugli schermi di mezz’Italia come se le sue parole rappresentassero davvero qualcosa e qualcuno. Ps. per completezza d’informazione segnaliamo che il match pugilistico lo ha vinto il giornalista del Foglio Carlo Pelanda, di corporatura molto robusta.


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