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Tutto sulla Conferenza per l’Afghanistan

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di Paolo Manzo

Per seguire la conferenza: http://www.rolafghanistan.esteri.it/ConferenceRol

Chiuso il tavolo tecnico, sara’ tutta politica domani la seconda giornata della Conferenza di Roma sullo stato di diritto in Afghanistan, all’insegna del motto “non c’e’ democrazia senza giustizia e non c’e’ giustizia senza democrazia”. Fortemente voluta dall’Italia e dal ministro degli Esteri Massimo D’Alema per “politicizzare” il dossier afghano che non deve essere limitato a una pura questione di sicurezza – visione tanto piu’ messa in difficolta’ dalle decine di vittime civili provocati dai raid della Nato – la Conferenza e’ importante “per mettere l’accento sul carattere prioritario del riassestamento del sistema giudiziario”, sottolineano alla Farnesina. La valutazione e’ condivisa pure dagli Stati Uniti – che insistono sul cote’ militare dell’azione in Afghanistan – per i quali, come detto oggi dall’ambasciatore americano alle Nazioni Unite, Zalmay Khalilzad, dal successo della riforma della giustizia “dipende il futuro della regione”. “Esprimiamo apprezzamento per il ruolo dell’Italia” nel settore, ha sottolineato Khalilzad, che partecipa alla Conferenza insieme all’assistente del segretario di Stato competente per l’Asia centrale e meridionale, Richard Boucher. Copresieduta da Italia, Afghanistan e Nazioni Unite, la sessione plenaria della Conferenza sara’ inaugurata domani alle 12,30 dal presidente del Consiglio Romano Prodi, che lascera’ poi la parola al segretario generale dell’Onu Ban Ki moon – reduce da una visita a sorpresa a Kabul venerdi’ scorso – al presidente afghano Hamid Karzai, al ministro degli Esteri Massimo D’Alema.

Seguiranno quindi nel primo pomeriggio gli interventi del segretario generale della Nato, Jaap de Hoop Scheffer – imputato numero uno per le stragi di civili in quelle che Karzai ha definito azioni “sconsiderate” – il capo della Corte suprema di Kabul, Abdul Salam Azimi, il commissario europeo alle Relazioni esterne, Benita Ferrero Waldner, il ministro della Giustizia Clemente Mastella, l’inviato delle Nazioni Unite in Afghanistan, Tom Koenigs. Sono in totale 26 le delegazioni di governi e istituzioni internazionali che partecipano alla Conferenza di Roma, che sara’ anche occasione per D’Alema per una serie di incontri bilaterali: oggi con il rappresentante della Ue, Francesc Vendrell, domani con la Waldner, e poi con Ban e de Hoop Scheffer. E alle 17,30 ci sara’ un faccia a faccia tra Karzai, il segretario generale dell’Onu e il segretario generale dell’Alleanza atlantica.


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