Cultura

Tutti sulla giostra dei migranti

Per le feste (Natale incluso) a Milano alla Casa della Memoria viene proposto un singolare percorso adatto a tutti, bambini per primi, per capire il mondo in cui viviamo. Una proposta del Teatro Pane e Mate, compagnia di strada

di Giuseppe Frangi

Tiene aperte le porte a tutti anche il giorno di Natale e delle altre festività, la terza edizione del CantiereMemoria a Milano. Come ogni anno l’iniziativa organizzata dalla Casa della Memoria a Milano ha un tema conduttore. Quest’anno è “Transumanze” ovvero le migrazioni, anche quelle umane: per secoli ne furono protagonisti i pastori che in molte regioni italiane ogni anno si mettevano in marcia, stando ben attenti a non rovinare il terreno sul quale passavano e allo stesso tempo lasciando un solco chiaro (il tratturo) per indicare la via ai posteri. L’invito quest’anno è quello di immergersi nell’esperienza sensoriale proposta da Teatro Pane e Mate, seguendo le suggestioni poetiche di Gianni Parodi e Salvatore Fiorini: saranno loro ad accogliere il pubblico e ad accompagnarlo all’interno di una installazione che ci porta a compiere un viaggio colorato ed emotivo tra passato, presente e futuro. Si parte da una giostra, una traccia che rimanda a quando eravamo bambini e il “diverso” era quanto di più naturale potesse esistere. Nello stesso tempo la giostra è un segno che ricorda l’idea del viaggio, dell’avventura magica, del divertimento, della vita e del mondo come territori da scoprire.

Si passa poi nel “bosco del passato”: un bosco sonoro, dove suoni di bambù e di sonagli si mescolano alla memoria autentica delle vite che ci hanno preceduto, voci selezionate dagli archivi delle associazioni che alla Casa della Memoria fanno riferimento. Infine il percorso si conclude all’interno di una grande costruzione circolare, che potrebbe essere la Terra vista dal cielo o da una lontana stella, siamo invitati a mettere le mani… in pasta. In senso letterale: qui si può modellare una speciale miscela fatta di farina, acqua e sale che diventa “sabbia cinetica”. È impossibile costruire barriere e muri con questa sabbia che dopo pochi istanti crolla su se stessa e torna a mescolarsi con quella modellata da altre mani. La terra è di tutti e per tutti.

È un percorso reso ancori più vivo e partecipato da decine di incontri messi in programma ogni giorno, sino al 6 febbraio. Quel giorno il programma si concluderà con la “La disfatta di Roncisvalle”, una riflessione sulla guerra e sulla natura ambivalente dell’animo umano. Teatro Pane e Mate racconta l’incontro casuale di un teatrante ambulante e di un musicista di strada, che viaggia accompagnato da un piccolo orso. Insieme ripercorrono la storia dei paladini di Francia nella battaglia di Roncisvalle.

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