Non profit
tutti promossi: paroladi giovanni rana La scuola di cucina per ragazzi in difficoltà lo ha invitato, e lui si è messoin gioco. Con un consiglio: «Non arrendetevi mai» di Davide Nordio
padova Esaminatore d'eccezione per Ca' Edimar
di Redazione

Èstato nientemeno che Giovanni Rana, il re del tortellino, l’esaminatore d’eccezione per la scuola di cucina di Ca’ Edimar, la realtà di Padova che si occupa di adolescenti in difficoltà. L’esame – o meglio il pre-esame, che precede quello per il rilascio della qualifica professionale – è stato l’occasione per un incontro tra i ragazzi e l’imprenditore veronese, accomunati da una singolare caratteristica: una certa… diffidenza nell’affrontare lo studio e la scuola. «Sono un po’ come voi», ha ammesso Rana prima di raccontare la sua carriera: dalla svolta dalla panificazione al pastificio (con i genitori che gli dicevano: «sto fiol l’è mato»), fino al boom di una campagna pubblicitaria che lo ha portato («virtualmente, purtroppo») a recitare con star del cinema, tra cui l’adorata Rita Hayworth.
«Il mio consiglio», ha detto Rana, «è essere innamorati del lavoro, di metterci passione. E di non transigere sulla qualità: sulla qualità, io ci ho giocato la faccia. Ma è importante anche non arrendersi mai: nei momenti entusiasmanti e nei momenti di crisi». E sul futuro professionale non ha avuto dubbi: «Il vostro è un mestiere d’oro». Prima del confronto con i ragazzi, Rana ha voluto conoscere la Fondazione Opera Edimar, un villaggio dove i ragazzi scoprono motivazioni per “ripartire”, trovando aiuto nelle difficoltà scolastiche o nell’educazione al lavoro. «È meraviglioso», ha detto Rana, «è una missione, una grande missione. Sarebbe bello che realtà come questa ci fossero in altre città d’Italia».
A tavola, davanti a tagliolini al ragù di vitello e piselli e alla tradizionale gallina padovana con giardinetto di verdure, Giovanni Rana ha apprezzato i piatti e il servizio, ambedue impeccabili. «Anche se si parte da un disagio», ha commentato il presidente di Opera Edimar Mario Dupuis, «non bisogna accontentarsi della mediocrità. Questa scuola di cucina punta all’eccellenza. Crediamo che così possa davvero riaccendersi la passione per il lavoro, attraverso adulti altrettanto appassionati». Alla fine del pranzo, il giudizio: tutti i ragazzi sono pronti per l’esame di qualifica professionale: e se a dirlo è Giovanni Rana…
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