Mondo
Tutte le strade dell’integrazione
Come andare oltre la dialettica accoglienza/espulsioni? Il numero di Vita mensile in edicola da questa settimana dà una risposta attraverso una inchiesta completa sui percorsi di integrazione messi in atto nel nostro paese. Le positività e le sorprese certo non mancano...
Un uomo affacciato alla porta di una casa, immersa in un paesaggio, molto italiano e accogliente “per natura”. È il modo con cui la sensibilità di un artista, Michael Rotondi, ha visualizzato il tema del mese di VITA: dall’accoglienza all’integrazione. In un momento in cui la questione migratoria torna ad essere al centro di grandi tensioni per via delle prese di posizioni del neo ministro degli Interni Luca Minniti e per l’episodio drammatico del Centro di prima accoglienza di Cona, in Veneto, VITA propone un altro punto di vista: quello dei percorsi di integrazione esplorando modelli ed esperienze che stanno conseguendo notevoli risultati. Come spiega Giuseppe Guerini, presidente di Federsolidarietà, in un commento pubblicato nel numero,
«Le storie raccontate in queste pagine di VITA diventano importanti ecco perché oltre i salvataggi e l’accoglienza diventa sempre più importante sviluppare anche politiche per l’integrazione in Europa e politiche per lo sviluppo e la cooperazione internazionale in primo luogo in Africa».
“Il sogno del migrante”, come recita il titolo di copertina, è dunque quello di varcare la soglia di un di queste contesti in cui le buone pratiche di integrazione sono diventate realtà. Il paesaggio su cui si affaccia è l’emblema di un contesto umano e sociale capace di inventare e incoraggiare dal basso percorsi virtuosi e positivi per tutti.
Il tema è anche è d’attualità politica in quanto, come spiega il sottosegretario Domenico Manzione è stata messa a punto finalmente la bozza di un Piano per l’integrazione di richiedenti asilo e rifugiati che dovrebbe vedere la luce nei primi mesi di quest’anno.
Come sempre il book mensile di Vita si suddivide in tre capitoli: nel primo si affronta il tema politico, con un’analisi degli investimenti fatti ad oggi sull’integrazione e con una presentazione delle principali linee del nuovo Piano nazionale. Il secondo capitolo è il “cuore” del numero, introdotto da un intervento di Eraldo Affinati, in cui vengono raccontate 15 esperienze dal nord al sud del Paese. Infine il terzo capitolo è dedicato al caso emblematico della Svezia, analizzato da Marco Dotti, paese modello per disponibilità all’accoglienza che oggi si trova a gestire una drammatica spinta xenofoba, proprio per non aver saputo impostare dei percorsi di integrazione negli anni passati.
Il numero si chiude con un estratto da graphic novel per bambini disegnata da Lelio Bonaccorsi e pubblicata dall’editore BeccoGiallo che è un tentativo riuscito di raccontare e spiegare il fenomeno dei migranti ai più piccoli.
Nella foto, i primi tre richiedenti asilo a fare servizio civile. Un’esperienza d’avanguardia realizzata dalla Misericordia di Corsagna, vicino a Lucca
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