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Tutte le scuole d’Italia

Tuttoscuola lancia l'allarme: un sesto dei finanziamenti in meno e disparità enormi. Oggi incontro alla camera tra il viceministro all'Istruzione Mariangela Bastico e l'azzurra Valentina Aprea.

di Redazione

Una Stato, tante scuole. E nemmeno di qualità. E' il bilancio degli esperti di Tuttoscuola sul dossier scuole a cui il corriere oggi dedica due pagine. Quello della scuola è il "vero" tema bypartisan di questa campagna elettorale. Nel senso che nessuno ne parla, nè a destra nè a sinistra. Per questo la rivista ha organizzato per stamattina un incontro al vertice tra Mariangela Bastico, viceministro all?istruzione e Valentina Aprea (Pdl), già sottosegretario al ministero dell?Università e della Ricerca nel precedente governo.

Sono tanti gli argomenti di cui parlare: la bassissima valutazione al test Pisa ottenuta dai nostri studenti, della riduzione di un sesto dei finanziamenti per la scuola negli ultimi 15 anni, ma soprattutto della scuola a due (o forse più) velocità che ci ritroviamo.

I dati arrivano proprio dal dossier di Tuttoscuola: a Ravenna la dispersione scolastica nel biennio degli istituti professionali è lo 0,9 %; a Crotone del 47,4%. A Forlì il 70 % degli istituti scolastici possiede il certificato di conformità dei Vigili del Fuoco; a Isernia solo il 7 %. E via di questo passo. Un federalismo scolastico che è già una realtà, nonostante la riforma del titolo V la prevedesse nel 2009. E poi ci sono i dati negativi per tutti: secondo il dossier di tuttoscuola, un insegnante su due ha più di 50 anni e quasi la metà di essi sono esposti al rischio di patologie psichiatriche, secondo un?indagine dell?Asl di Milano. Per non parlare degli sprechi: lo Stato investe 4 miliardi di euro per avere un bidello ogni 2,2 classi. Il Giappone adotta un?altra strategia: niente bidelli. Sono gli studenti che devono tenere pulito. Questo sì che si chiama risparmio.

www.tuttoscuola.com


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