Cultura

Tutelata la continuità degli affetti, ma per i minori c’è ancora molto da fare

Soddisfatte le organizzazioni promotrici della campagna #5buoneragioni dopo l'approvazione della legge che anch'esse hanno sostenuto, ricordano però come la strada per proteggere i minorenni fuori famiglia sia ancora lunga

di Antonietta Nembri

Sono soddisfatte per l’approvazione della legge sulla continuità affettiva dei bambini e delle bambine in affido familiare le organizzazioni promotrici della campagna #cinquebuoneragioni, ma – sottolineano come la strada per proteggere i minorenni fuori famiglie sia ancora lunga «C’è ancora molto lavoro da fare» dichiarano.

Le sei organizzazioni della campagna: Agevolando, Cismai, Cnca, Cncm, Progetto Famiglia e Sos Villaggi dei Bambini ricordano che il testo approvato alla Camera ieri sera disciplina adeguatamente la tutela della continuità degli affetti dei minorenni in affido e la possibilità che essi, nel loro preminente interesse e a fronte di prolungati periodi di affidamento e di relazioni stabili e durature con gli affidatari, siano adottati da parte degli stessi affidatari, qualora durante l’affidamento sopraggiunga l’adottabilità del minorenne e gli affidatari siano in possesso dei requisiti per l’adozione.

Un passo avanti che «va ad arricchire il quadro normativo italiano volto a garantire il diritto dei bambini e dei ragazzi alla famiglia. L’anno scorso – ricordano – siamo stati impegnati in un importante tour in 9 città che aveva l’obiettivo di raccontare alla stampa e all’opinione pubblica una realtà troppo spesso strumentalizzata e distorta, dalla politica e dai media: quella dei minorenni fuori famiglia. Abbiamo fornito i dati, le ragioni del perché occorra proteggere i bambini e i ragazzi e raccontato le loro storie. A Firenze, nel mese di marzo, all’Istituto degli Innocenti, abbiamo quindi presentato le conclusioni e le nostre #5buoneproposte per un’accoglienza di qualità, per la tutela dei diritti e un sostegno reale alle famiglie fragili. Abbiamo indicato la via al Governo e al Parlamento e richiesto la “continuità degli affetti” (in allegato il manifesto con le cinque proposte)».

Ora l’augurio dei promotori di #5buoneragioni è che ci sia «un intervento tempestivo sulla promozione di interventi di sostegno alle famiglie in condizioni di fragilità genitoriale, sull’appropriatezza degli interventi, un sostegno all’autonomia dei maggiorenni e una regia finalmente unitaria sulle politiche di accoglienza dei minorenni fuori famiglia. C’è ancora molto lavoro da fare!»

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