Famiglia
Tutela minori: Arriva il “Modello” Children Safeguarding Model 1.0
Si chiama “WiSHES - Wish for Schools’ High Environment Safeguarding” ed è il progetto che mira a salvaguardare i minori secondo quanto dettato dalle linee guida europee. Finanziato dalla Commissione europea, il progetto è coordinato da LazioCrea S.p.A. - partecipata della Regione Lazio - e realizzato in collaborazione con la Cooperativa Sociale Nostos, l’Università “Luiss School of Law – Guido Carli” di Roma e l’associazione “Onda Gialla”
di Redazione
Un progetto che va avanti nonostante le limitazioni imposte dalla pandemia in corso e resta fermo nell’obiettivo di produrre un “Manuale” che sia modello per la salvaguardia dei minori in linea con gli ultimi dettati europei. A ribadirlo, in conferenza stampa, gli organizzatori e promotori del progetto “WiSHES – Wish for Schools’ High Environment Safeguarding”. Finanziato dalla Commissione europea, il progetto è coordinato da LAZIOCrea S.p.A. – partecipata della Regione Lazio – e realizzato in collaborazione con la Cooperativa Sociale Nostos, l’Università “Luiss – Guido Carli” di Roma e l’associazione “Onda Gialla”.
Il progetto ha lo scopo di fornire agli educatori e ai coordinatori degli asili nido aderenti alla rete associativa “Onda Gialla” appunto gli strumenti per individuare e quindi prevenire gli A.C.E., le cosiddette “esperienze infantili avverse”, e quindi, di concerto, affrontarle laddove queste si manifestino.
Tre gli step fondamentali che caratterizzano questo ambizioso percorso: la redazione di un “Modello”; la formazione specialistica degli educatori coinvolti; il “testing” del modello offerto e così costruito. Nello specifico, i partner di progetto – dopo aver affrontato le difficoltà derivanti dalla pandemia anche e soprattutto in termini di formazione a distanza e coordinamento online – hanno dato particolare risalto a quanto fatto fino ad ora e a quanto, invece, ancora va concluso. Elaborato, infatti, il “Children Safeguarding Model 1.0”, primo step propedeutico all’entrata nel vivo della seconda parte del progetto, è partita la fase di formazione specialistica che ha come obiettivo quello di trasferire a ciascun educatore tutti gli strumenti, siano essi psicologico-comportamentali che giuridico-sociali, necessari a lavorare a contatto con i minori e funzionali alla prevenzione e al contrasto del verificarsi di “esperienze infantili avverse – A.C.E.” e della verifica dell’efficacia della formazione stessa.
Gli step successivi del Progetto WiSHES: non basta infatti intervenire solo tramite un’opera continua di formazione degli operatori, ma anche fornire agli Stakeholder elementi su cui costruire dati empirici tramite la messa in pratica di quanto appreso, e quindi la validazione del modello proposto.
Ovvero redigere e validare quel “Modello” che in linea con il dettato europeo, possa essere utile ad individuare e fronteggiare forme di violenza nei minori sin dall’infanzia a partire proprio dall’Istituzione per eccellenza: la scuola con i suoi educatori e operatori.
Nell'immagine in apertura la conferenza stampa online
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