Non profit
Turismo sociale: il punto in un convegno
Conclusi a Napoli i lavori della convention internazionale promossa dal Centro Turistico Acli
di Redazione
Il Turismo sociale e’ una sfida specialmente per il Sud dell’Italia che puo’ diventare uno dei volani dello sviluppo. E’ una delle indicazioni emerse dalla convention internazionale sul turismo sociale, promossa da centro Turistico Acli e che si e’ conclusa ieri a Napoli con il rinnovo delle cariche.
In Europa – si e’ detto nel corso dei lavori – il turismo costituisce il settore economica piu’ ”ricco”: rappresenta il 6.5% del Pil, con 8 milioni di occupati, il 7.5% degli investimenti di capitale e il 17% della spesa dei consumatori. In Italia il valore aggiunto del comparto turistico e’ pari al 5.9%. Un settore – ha detto Vincenzo Menna, coordinatore nazionale delle associazioni specifiche delle Acli, introducendo la giornata conclusiva della Convention internazionale del Centro Turistico Acli in corso di svolgimento a Napoli – che ha forti ricadute sullo sviluppo economico e sulla qualita’ della vita.
Al turismo sociale va riconosciuto un altro compito: rilanciare – secondo Carlo- Borgomeo, amministratore delegato di Sviluppo Italia – la capacita’ imprenditoriale in particolare nelle regioni del Mezzogiorno. ”Urbsturismo”, un progetto pilota dell’Universita’ della Basilicata, curato dal professor Armando Sichenze, finanziato dall’Ue, ha individuato su 9 regioni del Sud d’Italia 1500 piccole citta’ da eleggere a nuove ”capitali” dei flussi turistici del terzo millennio. Del resto anche i finanziamenti per rilanciare il turismo del Mezzogiorno sono gia’ oggi disponibili – ha ricordato Pasquale Orlando, responsabile nazionale delle Acli per il Meridione -attraverso strumenti di sviluppo come Agenda 2000.
Oggi la materia e’ regolamentata da una nuova legge quadro che riconosce alle Regioni il diritto di legiferare e quindi una piu’ ampia responsabilita’ alle autonomie locali, anche se – ha osservato l’on. Antonio Cuscuna’, della Commissione Attivita’ Produttive della Camera – con scarsi finanziamenti (solo 410 miliardi in 4 anni). La legge introduce una novita’, la Carta dei Diritti del turista, e tutela anche i 3 milioni di Italiani portatori di handicap permanenti o temporanei, come ha ricordato Pino Vitale, segretario nazionale del Cta.
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