In Italia le leggi contro il turismo sessuale sui minori ci sono, il problema è la mancanza di vigilanza. L’allarme si è levato a Palermo nel corso della presentazione del dossier Il turismo italiano ed europeo contro lo sfruttamento sessuale dei minori, realizzato dall’Ente bilaterale nazionale turismo che ha raccolto i dati del 2010. Il nostro Paese occupa il quinto posto mondiale nella classifica dei turisti sessuali dopo Usa, Germania, Francia e Australia. Il punto critico sta nel fatto che le agenzie di viaggio italiane si affidano a fornitori locali, senza sapere se questi sono seri e affidabili o invece al servizio della pedofilia internazionale. Norme il più delle volte disattese, come testimoniano i dati rilevati attraverso il questionario: il 78% delle agenzie turistiche informa i clienti della punibilità dei reati inerenti la prostituzione e la pedopornografia minorile, ma solo il 47% è attivo nei confronti dei dipendenti, e solo il 23% si preoccupa dei fornitori di servizi turistici nei Paesi esteri. On line la situazione è ancora peggiore considerato che le avvertenze sulla punibilità dei reati sono obbligatorie solo sui cataloghi e non sul web.
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