Cultura

Turismo: meno visitatori nei musei italiani

Lo afferma un'indagine svolta dal Touring club italiano che registra un calo dei visitatori del 3,7 per cento nel 2001 rispetto al 2000

di Paolo Manzo

I grandi musei e i siti archeologici sono stati snobbati dai turisti nei loro viaggi in giro per l’Italia. Lo afferma un’indagine svolta dal Touring club italiano che registra un calo dei visitatori del 3,7 per cento nel 2001 rispetto al 2000.

E’ stata rilevata una tendenza degli appassionati di arte di recarsi pittosto nei musei regionali minori. Il record di ingressi rimane tuttavia ai Musei vaticani, che comunque registrano un calo fisiologico del 5,5 per cento rispetto al 2000, anno del Giubileo.

Nella classifica dei musei più frequentati seguono la Galleria degli Uffici e la Galleria dell’Accademia di Firenze. Stabile il numero dei biglietti vidimati all’ingresso dei Musei Civici del Castello sforzesco di Milano e della Galleria Palatina di Firenze.

A risentire maggiormente del calo dei visitatori sono il Museo Egizio di Torino, che registra una diminuzione dei visitatori del 22 per cento, la galleria Sabauda di Torino (-21,3 per cento) e la pinacoteca Carrara di Bergamo, penalizzata nel 2001 dalmancato allestimento di mostre temporanee.

Il Touring club non dà un’interpretazione negativa al calo dei visitatori nei musei con la emme maiuscola: ”E’ un risultato riconducibile alla ridistribuzione dei visitatori sul territorio piuttosto che a una tendenza assoluta di flessione del pubblico”.

Nonostante la diminuzione degli ingressi nei musei, il turismo culturale in Italia, con un giro di affari di 20 miliardi di euro, continua a rappresentare il 26 per cento del fatturato complessivo dell’industria italiana del turismo.

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