Cultura

Turismo: in calo quello di istruzione

Gli studenti italiani vanno meno in gita d'istruzione e restano fuori meno giorni. Tutti i dati

di Gabriella Meroni

Meno viaggi, minori presenze ed una durata media inferiore: sono questi i dati emersi dal secondo Osservatorio Nazionale del Centro Studi Turistici sul turismo scolastico relativi all’anno di studio 2002/2003. In rapporto al 2001/2002 il numero dei partecipanti italiani ai viaggi d’istruzione e’ stato di 3.764.692, pari al 13% in meno. Di questi, 3.011.754 (meno 5%) hanno scelto una meta italiana, mentre 752.938 (meno 35,9%) hanno optato per una visita all’estero. La durata media dei viaggi e’ passata da 3,9 giorni a 3,2, riducendo le presenze complessive sia in Italia (9.637.613, pari al 22,1% in meno) che all’estero (2.936.458, equivalente al 47,4% in meno). Il fatturato complessivo del turismo scolastico e’ di oltre 550 milioni di euro (meno 29,4% rispetto al 2001), dei quali 347 spesi per i viaggi nazionali (meno 25,2%) e oltre 202 per quelli all’estero (meno 35,6%). Le regioni italiane che hanno registrato la maggiore presenza di viaggi scolastici sono la Toscana, con 1.784.886 presenze ( 30,4% in meno rispetto al 2001 con un fatturato di 64 milioni di euro, meno 33,1%) ed il Lazio, che ha registrato 1.363.772 presenze (meno 25,7%) ed un fatturato di circa 4 milioni di euro (meno 28,5%). All’estero le mete preferite degli studenti italiani restano la Francia (626.000 presenze) e la Spagna, con 595.220 ospiti.


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