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Turco, la destra «rallenta la discussione»

Attacco alla maggioranza da parte di Livia Turco: «fanno di tutto per perdere tempo»

di Redazione

 “Oggi il sottosegretario Roccella ha tenuto in ostaggio la commissione Affari sociali della Camera per quasi un’ora. Tanto, infatti, abbiamo aspettato l’arrivo del rappresentante del governo. Che cosa aveva da fare di così importante l’on. Roccella da non poter venire in Parlamento per la discussione della legge sul testamento biologico?”: così dice in un comunicato Livia Turco, capogruppo Pd in commissione Affari sociali della Camera.
 
“La partecipazione ai lavori parlamentari – prosegue Turco – dovrebbe essere la priorità per l’esecutivo. E invece abbiamo assistito, ancora una volta, ad un atteggiamento sciatto e trasandato della destra che dedica scampoli di tempo ad un tema importante e delicato come il fine vita. A questo si aggiunge un comportamento grave dell’on. Barani che impone ai parlamentari Pdl di non votare, come è accaduto anche oggi al collega Della Vedova. Improvvisamente i paladini a parole della vita fanno di tutto per perdere tempo e rinviare di giorno in giorno e di settimana in settimana il dibattito sul testamento biologico. Abbiamo il diritto di discutere e votare e pretendiamo di avere tutto il tempo necessario in commissione per farlo. Di cosa ha paura la destra?”.

Poco dopo, la replica della Roccella: «La strumentalità e l’opportunismo del centro sinistra arrivano a livelli davvero stupefacenti. La presenza del governo, e mia personale, a tutte le sedute della commissione Affari Sociali sulle dichiarazioni anticipate di trattamento è stata sempre puntuale e costante. Non avendo altri argomenti, la sinistra ci accusa di strozzare il dibattito (come ha fatto l’on. Coscioni) e insieme di diluirlo troppo; di esercitare un ferreo controllo sui componenti della maggioranza e insieme di essere sciatti (come fa l’on. Turco).  Sempre l’on. Turco, esige che ci sia tutto il tempo per discutere, e poi protesta se in questo modo il dibattito si prolunga.  La verità è che la sinistra vuole allungare i tempi di discussione della legge e cerca disperatamente pretesti per farlo senza assumersene la responsabilità».


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