Cultura

Turchia: ultima celebrazione del Papa a Istambul

Il rientro in Italia del Papa è previsto alle 14.45 all’aeroporto di Campino.

di Redazione

Il Papa ha poi ringraziato le autorità turche per ?la loro cortese accoglienza, in particolare tutti coloro che hanno permesso che questo viaggio potesse realizzarsi? a la popolazione ” per l’accoglienza davvero calorosa che mi è stata riservata, anche perché so che la mia presenza in questi giorni ha creato non pochi disagi alla vita quotidiana delle persone e della città”. Si è aperta con la liberazione di tre colombe, simbolo per eccellenza della pace, nel cortile della chiesa di Santo Spirito a Istanbul, l?ultima giornata della visita apostolica di Papa Benedetto XVI in Turchia. Alla presenza di un migliaio di fedeli che da stamattina avevano gremito la cattedrale latina del Santo Spirito il Papa è tornato a parlare di unità della Chiesa, riferisce oggi l’agenzia Misna. ?La bella immagine che adopera san Paolo per parlare della chiesa, quella della costruzione le cui pietre sono tutte unite, strette le une alle altre per formare un solo edificio, e la cui pietra angolare, sulla quale tutto poggia, è Cristo? ha detto Benedetto XVI stamani. Alla celebrazione ha partecipato il patriarca di Costantinopoli, Bartolomeo I, e quello armeno, Mesrob II. Durante l?omelia, il Papa ha ricordato le parole pronunciate dal suo predecessore, Giovanni Paolo II, in occasione del suo viaggio in Turchia avvenuto nel novembre del 1979: ?l?alba del nuovo millennio possa sorgere su una chiesa che ha ritrovato la sua piena unità, per meglio testimoniare, in mezzo alle esacerbate tensioni del mondo, il trascendente amore di Dio?. A distanza di 27 anni, Benedetto XVI ha constatato che tutto ciò ?non si è ancora realizzato, ma il desiderio del Papa è sempre lo stesso e ci spinge ad agire incessantemente in vista del bene di tutti, ponendo la prospettiva ecumenica al primo posto delle nostre preoccupazioni ecclesiali?. La funzione si è svolta nei vari riti orientali: l?armeno, il caldeo, il siro, adottando il latino, il greco, il francese, il tedesco, il siriano, l?arabo e lo spagnolo. Inoltre Benedetto XVI ha sottolineato che ?in un mondo dove gli uomini hanno tanta difficoltà a dividere tra loro i beni della terra e dove ci si inizia a preoccupare giustamente per le scarsità dell?acqua questo bene così prezioso per la vita del corpo, la chiesa si scopre ricca di un bene (?)? che consiste ha concluso il Papa nel ?compito di annunciare il vangelo fino ai confini della terra, vale a dire trasmettere agli uomini e alle donne di questo tempo una buona novella che non solo illumina, ma cambia la loro vita?.

Partecipa alla due giorni per i 30 anni di VITA

Cara lettrice, caro lettore: il 25 e 26 ottobre alla Fabbrica del Vapore di Milano, VITA festeggerà i suoi primi 30 anni con il titolo “E noi come vivremo?”. Un evento aperto a tutti, non per celebrare l’anniversario, ma per tracciare insieme a voi e ai tanti amici che parteciperanno nuovi futuri possibili.