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Turchia, ucciso un missionario

Sembra sia stato un giovane di 16-17 anni ad uccidere don Andrea Santoro. La polizia turca lo avrebbe già identificato, ma il movente è ancora oscuro. Si stanno seguendo diverse piste.

di Redazione

ANKARA – Ha gridato ”Allah o-Akbar” il giovane assassino, di 16-17 anni, che ha ucciso il sacerdote cattolico missionario, don Andrea Santoro, ma, secondo le prime ricostruzioni sembra essersi trattato del gesto di uno squilbrato, fanatico, isolato, che la poliza turca avrebbe gia’ identificato e sta ricercando. Era il primo pomeriggio a Trabzon (l’antica Trebisonda), e Don Andrea aveva appena finito di dire la messa e stava pregando nella chiesa di Santa Maria della citta’ turca sul Mar Nero. Era presente nella chiesa un fedele cattolico turco. Un giovane, avvolto in un cappotto di montone nero, e’ entrato nella chiesa si e’ avvicinato al sacerdote e gli ha sparato a bruciapelo freddandolo sul colpo. Subito dopo ha gridato ”Allah o-Akbar” ed e’ uscito da una finestra. Una giovane donna italiana che sopraggiungeva proprio in quel momento, Loredana Palmieri, lo ha visto uscire dalla finestra gridando di nuovo la stessa invocazione religiosa islamica. Loredana Palmieri e’ in stato di shock, ma sembra che la sua testimonianza e quella del giovane turco, che era nella chiesa con don Andrea abbiano gia’ consentito alla polizia di identificare un sospetto, che sarebbe ricercato attivamente. L’omicidio ha gettato nella prostrazione le autorita’ turche locali e nazionali. ”Condanniamo questo attacco contro un uomo di religione. Ci sono testimoni e la polizia sta cercando di catturare il sospetto omicida sulla base delle informazioni fornite da questi” – ha dichiarato il governatore di Trebisonda, Huseyin Yavuzdemir. La coincidenza dell’omicidio del prete cattolico con le polemiche e le dimostrazioni anche in Turchia contro la pubblicazione in vari paesi europei (per prima in Danimarca alla fine di settembre) delle vignette satiriche raffiguranti Maometto ha colorato l’omicidio di tinte politico-religioso. Le stesse televisioni turche hanno citato quest’ultima controversia come una delle ipotesi, insieme ad altre, come quella che vorrebbe il prete cattolico oggetto di un ricatto da parte di uno sconosciuto che avrebbe proferito ripetutamente minacce di morte negli ultimi due mesi contro don Andrea. Una Tv turca ha avanzato anche l’ipotesi che l’omicidio possa essere collegato con l’attivita’ di recupero di prostitute, in una citta’, come Trabzon, in cui molte giovani donne provenienti dalle vicine Russia, Ucraina, Georgia e dai paesi baltici, cercano facili guadagni con la prostituzione. ”Le indagini sono in corso, ma in base alle prime ricostruzioni dell’episodio, potrebbe trattarsi del gesto di uno squilibrato, fanatico, isolato” – ha dichiarato all’Ansa l’ambasciatore d’Italia in Turchia, Carlo Marsili. ”Non ci sono elementi certi ma sembra trattarsi proprio di questo” – ha aggiunto l’ambasciatore sottolineando che le indagini della polizia sono in corso e si aspettano presto i loro esiti. Il console italiano a Istanbul, Stefano Canzio e’ partito nella stessa serata per Trabzon per seguire le indagini e per occuparsi della vicenda del cittadino italiano, don Andrea Santoro. ”La notizia della morte di don Andrea ci ha gettati nel dolore e nello sconforto. Quello che temevo quando la ho appresa e cioe’ che nell’omicidio non sembrano estranee motivazioni religiose, sembra essere accertato dai due testimoni che affermano di avergli sentito urlare ‘Allah o-Akbar’ (Allah e’ grande), in un momento in cui il dialogo interreligioso e’ una priorita’ assoluta e di cui don Andrea era un testimone ed un protagonosta di prima linea” – ha dichiarato all’Ansa il nunzio vaticano in Turchia monsignor Antonio Lucibello, che e’ da poche settimane giunto in Turchia ed ha presentato le credenziali. ”Siamo sconvolti. E’ un evento terribile. Non doveva succedere” – ha dichiarato all’Ansa Monsignor Antonio Padovese, primate della conferenza episcopale cattolica in Turchia, poco prima che nel pomeriggio stesso prendesse l’aereo per recarsi a Trabzon dove don Andrea da circa due anni e mezzo era il capo di una piccola comunita’ cattolica che conta alcune decine di fedeli. IL DOLORE DI CIAMPI Il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi si e’ dichiarato addolorato e scosso per l’assassinio in Turchia di don Andrea Santoro ed e’ in continuo contatto con il ministero degli Affari Esteri.

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