Welfare

Turchia, riforme sulla via di Bruxelles

Il Parlamento di Ankara approva un pacchetto sui diritti umani. Il ministro delle Giustizia: "lo facciamo solo in favore dei cittadini turchi"

di Stefano Arduini

Il parlamento turco ha approvato una serie di nuove riforme nell’ambito dei diritti umani, considerate un passo necessario sulla strada verso l’adesione all’Unione Europea.

Il pacchetto legislativo, approvato nella tarda serata di ieri, comprende misure a tutela dei diritti delle persone in stato d’arresto, facilita il processo e l’arresto dei poliziotti accusati di tortura, riduce le restrizioni nei confronti dei media e delle organizzazioni non governative, e rende piu’ difficile la messa al bando dei partiti politici da parte dei tribunali.

Il ministro della Giustizia Cemil Cicek, citato dall’agenzia Anadolou, ha voluto sottolineare che le riforme, anche se aiuteranno la Turchia ad entrare nella Ue, sono soprattutto intese a beneficio dei cittadini turchi.

”Queste riforme non sono per Hans, sono per Hassan”, ha detto riferendosi al nome proprio piu’ comune in Germania e nei paesi scandinavi, contrapposto a uno dei nomi piu’ diffusi nel mondo islamico. Altre riforme sono in cantiere e la realizzazione di quelle gia’ approvate sara’ rapida, ha assicurato.

Al summit europeo di Copenaghen del mese scorso e’ stato stabilito che i progressi delle riforme in Turchia verranno nuovamente esaminati nel dicembre 2004 per decidere se Ankara e’ pronta ai negoziati per l’adesione alla Ue.

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