Cultura

Turchia: Chirac, sì al referendum su adesione

"Abbiamo interesse ad avere la Turchia dalla nostra parte" ha detto il presidente francese

di Selena Delfino

Il presidente francese Jacques Chirac si è detto a favore di una revisione costituzionale che permetta ai francesi di pronunciarsi tramite referendum sull’ingresso della Turchia nell’Unione Europea. ”I francesi avranno voce in capitolo”, ha detto il capo dell’Eliseo a margine di un incontro a Strasburgo con il cancelliere tedesco Gerhard Schroeder. Nel corso della conferenza stampa congiunta, Chirac ha ricordato di aver ”chiesto al governo di esaminare le condizioni per introdurre un dispositivo in grado di garantire che a partire da una certa data, prima dell’eventuale ingresso della Turchia”, i francesi siano ”obbligatoriamente consultati tramite un referendum” sulle nuove adesioni nell’Ue. Il capo di Stato ha però precisato che, ”in questo spirito”, il referendum non riguardera’ la Romania, la Bulgaria e la Croazia, le cui trattative di adesione ”sono praticamente archiviate”, sottolineando come la ratifica del Trattato costituzionale non debba avere ”niente a che fare con la Turchia”. L’eventuale adesione di Ankara è ”un problema a lungo termine”, ha aggiunto Chirac, sottolineando che ”potrebbe richiedere 10 o 15 anni”. ”Abbiamo interesse ad avere la Turchia dalla nostra parte”, ha proseguito, per ”una prospettiva di radicamento della democrazia e delle pace, in modo da evitare gli errori e le violenze del passato”. Ankara, ha concluso, ha fatto uno ”sforzo considerevole negli ultimi tempi per allineare la sua legislazione, i suoi metodi, i suoi costumi” a quelli dell’Ue. Da parte sua, Schroeder ha ribadito come ”Francia e Germania condividano la stessa analisi” e che l’ingresso della Turchia sarebbe ”un valore aggiunto per la sicurezza” dell’Europa.


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