Welfare
Tunisia: diritti umani sotto torchio
La Lega tunisina dei diritti umani (Ltdh) punta il dito contro il regime tunisino: "la stato di salute delle libertà è peggiorato"
Dure accuse della Lega tunisina per i diritti umani contro il regime di Ben Ali nel suo rapporto 2003. Secondo il presidente della Ltdh Moktar Trifi, “lo stato di salute delle libertà in Tunisia è peggiorato”. In una conferenza stampa, Trifi se l’è presa in particolar modo con il parlamento tunisino, colpevole di aver adottato delle leggi contro il terrorismo e il riciclaggio di denaro sporco che “restringe maggiormente le libertà, i delitti essendo passibili di essere assimilati a degli atti di terrorismo”.
Il rapporto denuncia inoltre i processi intentati contro dei navigatori di internet, accusati di aver fomentato attentati terroristici, ai quali si aggiungono alcuni difensori dei diritti umani. Sotto il riflettore critico della Ltdh anche il veto opposto dal parlamento alla legalizzazione del movimento associativo e dei partiti.
Sempre secondo Ltdh, il paesaggio mediatico non ha conosciuto nessun tipo di evoluzione, questo nonostante la creazione della prima radio privata e di un canale televisivo privato.
Il rapporto pone un’attenzione particolare anche sulle condizioni di detenzione nelle carceri tunisine. COndizioni giudicate “deplorevoli” per via dei “cattivi trattamenti” che devono subire i prigionieri.
17 centesimi al giorno sono troppi?
Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.