Welfare

Tumori: intervento chirurgico eccezionale all’Int di Milano

Sperimentata con successo, passando dal fegato, una nuova via di accesso chirurgica per asportare un tumore che occupava quasi metà dell’addome

di Redazione

Intervento chirurgico eccezionale alla Fondazione Irccs Istituto Nazionale dei Tumori di Milano. A un uomo di 54 anni è stata asportata una massa tumorale che interessava pressoché tutta la metà destra dell’addome, utilizzando, per la prima volta, in una situazione di questo tipo, una “strada” chirurgica innovativa, passando, letteralmente, attraverso il fegato per arrivare alla massa tumorale e poterla rimuovere. La circolazione sanguigna di reni, fegato e parte degli organi toracici (polmone destro e cuore) durante l’intervento è stata sospesa e deviata all’esterno in una pompa extracorporea.

All’intervento hanno partecipato 10 chirurghi con specializzazioni e competenze differenti, dalla chirurgia addominale e dei trapianti a quella vascolare, toracica e plastica.  

L’operazione, durata 15 ore, è stata eseguita il 18 gennaio, ma è stato deciso di darne notizia solo dopo che il paziente, in questi giorni, è stato dimesso.

«Si tratta di un approccio chirurgico innovativo che prevede la divisione a metà del fegato, sospendendo la circolazione degli organi vicini, per raggiungere tumori di grandi dimensioni in sedi tradizionalmente ritenute inaccessibili» spiega il dottor Vincenzo Mazzaferro che ha eseguito e coordinato l’équipe. «Grazie soprattutto all’esperienza maturata nel trapianto di fegato è stato possibile individuare un percorso mai utilizzato in campo oncologico per  pazienti di questo tipo. La riuscita dell’intervento apre ora la possibilità di impiegare questa tecnica per l’asportazione di tumori posti al confine tra addome e torace, in genere originati dai tessuti molli a fianco della colonna vertebrale».

La descrizione e i risultati di questa nuova “via di accesso” chirurgica sono in corso di pubblicazione. Si è trattato di uno sforzo tecnico e organizzativo senza precedenti per l’oncologia chirurgica italiana, che ha visto l’attivazione e la collaborazione di un amplissimo spettro di competenze attive nella Fondazione Irccs Istituto Nazionale dei Tumori. Un prototipo di quella che potrebbe essere la chirurgia oncologica avanzata dei prossimi anni.

Con il gruppo del dottor Vincenzo Mazzaferro, primario del reparto di  chirurgia dei tumori dell’apparato digerente e del  trapianto epatico dell’ospedale milanese, hanno partecipato all’intervento gli specialisti dei tumori rari e dei sarcomi in particolare. La Fondazione Istituto Nazionale dei Tumori di Milano è infatti un centro leader in Italia per il riferimento di questa tipologia di tumori, grazie all’attività dei dottori Paolo Casali e Mario Santinami, che ne coordinano rispettivamente gli aspetti medici e chirurgici. All’équipe si sono uniti anche i chirurghi del torace guidati dal dottor Ugo Pastorino e della chirurgia plastica e ricostruttiva, coordinati dal dottor Maurizio Nava. La gestione degli aspetti anestesiologici e rianimatori è stata seguita da una staff dedicata di sei medici guidati dal professor Martin Langer.

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