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Tumori: Europa a due velocità
Uno studio epidemiologico fa previsioni sulla diffusione del cancro: nelle donne aumenta quello ai polmoni
di Redazione

Quest’anno nei 27 Paesi dell’Ue si registreranno complessivamente un milione e 281 mila morti per cancro (721mila tra gli uomini e 560mila fra le donne), di cui 177mila soltanto in Italia (100mila fra i maschi e 77mila tra le femmine). La previsione – pubblicata sugli Annals of Oncology – è frutto di un modello matematico, messo a punto dal team dell’epidemiologo Carlo La Vecchia dell’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri di Milano.
Lo studio, condotto con il supporto dell’Associazione italiana per la ricerca sul cancro (Airc), fotografa un’Europa a due velocità, con un tasso di mortalità più alto nei Paesi del Centro e dell’Est del Vecchio continente. E mette in guardia le donne: «Smettano di fumare», perchè in Gb e Polonia il cancro al polmone ha gia superato il tumore al seno classificandosi al primo posto fra i killer oncologici “in rosa”.
Rispetto al 2007, quando in Europa si sono contati un milione e 256 mila morti per cancro, il numero di decessi per tumore è stabile, rilevano gli autori. Ma in rapporto al numero complessivo di abitanti, cioè tenendo conto dell’invecchiamento della popolazione, rispetto a 4 anni fa i tassi di mortalità risultano in calo del 7% negli uomini (da 154 a 142/100 mila) e del 6% nelle donne (da 90 a 85/100 mila).
Commentando il calo dei tassi di mortalità per cancro fra il 2007 e il 2011, Eva Negri dell’Istituto diretto da Silvio Garattini spiega che «i recenti andamenti favorevoli sono dovuti soprattutto alla diminuzione della mortalità per tumori ai polmoni negli uomini, per tumori al seno nelle donne e per tumori al colon retto in entrambe i sessi».
Evidenzia però il “Mario Negri”: «Le tendenze favorevoli sono contraddette da un seppur modesto aumento generalizzato del tumore ai polmoni tra le donne: in Gran Bretagna e Polonia il tumore del polmone è la prima causa di morte per tumore tra le donne, superando il tumore al seno».
Inoltre, «va segnalata una significativa differenza tra i Paesi dell’Europa occidentale rispetto a quelli del Centro e dell’Est Europa, dove il tasso di mortalità per tumori rimane significativamente più alto, anche per ritardi nella diagnosi e terapia. Un’Europa, dunque, a due velocità anche in campo oncologico».
Zoomando sull’Italia, il “Mario Negri” calcola che nella Penisola «nel 2011 sono previsti 177 mila decessi per tumore. La prima causa di morte per cancro resta quello del polmone (33 mila decessi), seguito da intestino (22 mila), mammella (12 mila), pancreas (10.800), stomaco (9.600) e prostata (7.800)»
E «anche in Italia – puntualizza – l’unico aumento si registra nel tumore del polmone delle donne, con 8.300 decessi e un tasso di 9,85/100 mila». Per evitare quindi che nel nostro Paese, come già in Gran Bretagna e Polonia, il carcinoma polmonare sorpassi quello al seno come prima causa di morte oncologica al femminile, «è urgente che non solo gli uomini, ma anche le donne italiane, smettano di fumare», ammonisce La Vecchia, responsabile del Dipartimento di epidemiologia del “Mario Negri” e docente alla Facoltà di medicina dell’università Statale di Milano.
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