Economia

TTF europea, nuovo appello di 260 economisti di 23 Paesi

Promosso dalle Robin Hood Tax Campaigns europee tra cui la campagna italiana ZeroZeroCinque lo strumento, spiegano i firmatari, garantisce maggiore resilienza e stabilità ai mercati finanziari e consente di generare considerevoli entrate erariali

di Lorenzo Maria Alvaro

A pochi giorni dai vertici dell’Eurogruppo e dell’ECOFIN, 260 economisti ed accademici da 23 Paesi rivolgono un appello ai 10 Ministri delle Finanze e capi di Stato e di Governo europei, tra cui il Ministro Pier Carlo Padoan e il Presidente del Consiglio Matteo Renzi, affinché – dopo oltre tre anni di negoziato, reiterati impegni pubblici e scadenze posticipate, si arrivi finalmente ad annunciare il raggiungimento di un accordo sulla Tassa europea sulle Transazioni Finanziarie (TTF).

Promosso dalle Robin Hood Tax Campaigns europee tra cui la campagna italiana ZeroZeroCinque, l’appello pone l’accento sulla forte valenza anti-speculativa della misura, sulla sua capacità di garantire maggiore resilienza e stabilità ai mercati finanziari e di generare considerevoli entrate erariali.

Le stime della Commissione Europea sul gettito dell’imposta, condivise a fine giugno con le delegazioni negoziali, rivelano che la TTF europea potrebbe raccogliere, tenuto conto delle reazioni dinamiche dei mercati, fino a 22 miliardi di euro su base annua. Un gettito considerevole destinabile secondo i firmatari della lettera-appello a misure di lotta alla povertà domestica, interventi su scala internazionale in ambito educativo e sanitario e a misure di contrasto ai cambiamenti climatici

«È tecnicamente fattibile, economicamente e socialmente desiderabile. È moralmente giusta», si legge nell’appello sottoscritto da economisti come Stephany Griffith-Jones (Institute of Development Studies e University of Sussex), Daniela Gabor (University of the West of England) e Stephan Schulmeister (WIFO di Vienna), J. A. Ocampo (Columbia University, ex ministro delle finanze colombiano ed ex sottosegretario generale delle Nazioni Unite per gli Affari Economici e Sociali). Oltre 90 le adesioni italiane tra cui Stefano Zamagni (Università di Bologna), Mario Pianta (Università di Urbino), Fabrizio Onida (Università Bocconi di Milano), Stefano Lucarelli (Università di Bergamo), Piercarlo Ravazzi (Politecnico di Torino), Enzo Rossi (Università Tor Vergata di Roma), Giovanni Dosi (Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa), Claudio Gnesutta (Università Sapienza di Roma), Stefano Palmieri (economista dello European Economic and Social Committee) e Marco Causi (Università di Roma 3 e autorevole membro della Commissione Finanze della Camera per il Partito Democratico).

«La tassa europea sulle transazioni finanziarie non può più attendere. Adottarla significa compiere un passo importante per premiare l’uso paziente rispetto a quello speculativo dei capitali finanziari. Per trasformare i mercati finanziari da ingranaggi che stritolano gli esseri umani a strumenti al servizio della persona e del bene comune», dichiara Leonardo Becchetti, ordinario in economia politica all’Università di Roma Tor Vergata, portavoce di ZeroZeroCinque e in prima fila tra i firmatari dell’appello.

L’appello fa eco alla lettera aperta dello scorso maggio con cui oltre 10.000 organizzazioni della società civile e sindacali di 39 Paesi si sono rivolte ai leader europei, tra cui Matteo Renzi, a sostegno di una TTF europea efficace e solidale, forti di un ampio consenso pubblico espresso attraverso la petizione a favore della TTF che nel 2015 ha raccolto oltre 1 milione di firmatari.

La coalizione ZeroZeroCinque chiede inoltre al Premier Renzi di pronunciarsi pubblicamente, assumendo l’impegno di destinare i proventi della futura imposta a sostegno delle fasce più vulnerabili della popolazione in Italia, a programmi di solidarietà internazionale e alla mitigazione delle esternalità negative dei cambiamenti climatici.


Le Robin Hood Tax Campaigns sono attive in 12 Paesi europei. La coalizione italiana sulla TTF è rappresentata dalla Campagna ZeroZeroCinque che dal 2010 riunisce 59 organizzazioni tra ONG, sindacati e realtà del mondo associativo italiano: ACLI, ActionAid Italia, Adiconsum, Adiconsum Basilicata, Altromercato, Amref, ARCI, ARCS, Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, ATTAC Italia, Associazione di Comunità,

Azione Cattolica, Banca Popolare Etica, CGIL, CINI -Coordinamento Italiano Network Internazionali, CIPSI, CISA – Comitato Italiano per la Sovranità Alimentare, CISL, CISP, Cittadinanzattiva, Gruppo Cooperativo Goel, Cooperazione Internazionale Piamartina – SCAIP, COOPI, CVX Italia, Daquialà, Dokita, Economia Alternativa, Equociquà, Fa’ La Cosa Giusta, Fairwatch Italia, FIRST CISL, FIRST SOCIAL LIFE – Cisl, Flare, FOCSIV, FCRE- Fondazione Culturale Responsabilità Etica, GCAP – Coalizione Italiana Contro la Povertà, Le Rondini, Legambiente, Lega Missionaria Studenti, LeG – Libertà e Giustizia, Lunaria, Mani Tese, Mag4 Piemonte, Mag Verona, MASCI – Movimento Adulti Scout Cattolici Italiani, Medici con l’Africa – CUAMM, Microdanisma, OISG – Osservatorio Italiano sulla Salute Globale, OXFAM Italia, RE:Common, Reorient, RTM – Reggio Terzo Mondo, Save the Children, Sbilanciamoci!, Social Watch Italia, UIL, Un ponte per, Volontari Terzo Mondo – Magis, WWF Italia.

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