Famiglia

Tsunami un anno dopo: il bilancio delle ong

"Lavoreremo ancora per anni", annuncia Sergio Marelli, Presidente dell’Associazione ONG Italiane

di Redazione

Ad un anno dalla catastrofe si torna a parlare dello tsunami che 12 mesi fa si è abbattuto sulle regioni del sud est asiatico provocando oltre 300.000 vittime e consegnando le già non prospere economie di questi Paesi nell?abisso della miseria e della disperazione. Questa emergenza, per ampiezza e gravità, ha da subito evocato uno scenario di lungo periodo per la ricostruzione. “Tornare a parlarne – afferma Sergio Marelli, Presidente dell?Associazione ONG Italiane – può contribuire a rafforzare l?azione che si svolge ininterrottamente da un anno e che si protrarrà ancora per anni”.

La solidarietà dimostrata dai cittadini italiani e del mondo intero – che hanno immediatamente risposto con grande generosità agli appelli – richiede però una puntuale, trasparente e rigorosa rendicontazione di come i vari attori pubblici e privati hanno utilizzato le risorse loro affidate.

  • Sono 120 i progetti che vedono impegnate le ONG in 7 Paesi colpiti dallo Tsunami: India, Indonesia, Thailandia, SriLanka, Maldive, Birmania e Somalia. Sono progetti di tipo socio-sanitario, educativo e di tutela dei minori rimasti orfani
  • 120 i volontari e cooperanti impiegati nei progetti e 750 i collaboratori locali
  • 71 milioni di Euro la cifra stanziata per gli interventi di cui il 10% è stato impiegato per la prima emergenza e il resto per progetti di ricostruzione e sviluppo (di questi è già stato speso 50 per cento).

    Queste le 27 ONG dell’Associazione ONG Italiane che stanno lavorando nelle aree colpite dallo Tsunami: ADRA, AIBI, AIFO, AISPO, ANPAS, CARITAS, CESVI, CIAI, CIPSI, CISP, COOPI, COSV, DOKITA, GUS, IFP, INTERVITA, ISCOS, MAGIS, PROSVIL, RICERCA E COOPERAZIONE, SYAMO, TERRE DES HOMMES, UVISP, VIDES INTERNAZIONALE, VIDES NAZIONALE, VIS, VOLONTARI NEL MONDO-FOCSIV

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