Formazione

Tsunami: Tra Vita e Bertolaso replica e controreplica

La Protezione civile, spesi 10 milioni di euro non 6,6. Vita, bene, finalmente qualche dato. Ora spiegato come li avete spesi

di Redazione

LA PROTEZIONE CIVILE, SPESI 10 MLN FONDI TSUNAMI Non e’ vero che, dei fondi raccolti dagli italiani per le popolazioni colpite dallo Tsunami sono stati spesi, secondo quanto riferisce il settimanale ‘Vita ”meno di 6.6 milioni di euro”. ”Alla data del 16 giugno – secondo quanto replica la Protezione civile – tale somma e’ di 10.836.304,49 euro, pari a circa un quarto delle donazioni ricevute. Puo’ essere considerato un risultato modesto, ma non siamo messi poi cosi’ male: il Governo australiano, per esempio, e’ fermo allo 0.01 in Indonesia”. Il Dipartimento confuta inoltre, punto per punto, ”le inesattezze dell’anticipazione del settimanale: tali e tante – sostiene la Protezione civile – che appare di tutta evidenza l’intento non gia’ di spiegare le cose, ma di fare gratuita polemica”. ”Non e’ vero – riferisce la Protezione civile – che il ‘Governo decise di affidare i doni alla protezione civile’. Come e’ stato detto tante altre volte, la decisione e’ stata degli organizzatori delle donazioni”. ”Non e’ vero che il ‘quadro definitivo dell’allocazione dei fondi e’ stato approvato solo il 15 giugno’. Il 15 giugno sono solo state apportate talune modifiche, peraltro marginali, al quadro generale degli interventi approvato il 31 gennaio scorso, a distanza di pochi giorni dalla chiusura delle principali donazioni”. ”Non e’ vero – ribadisce il Dipartimento – che sono stati spesi ‘meno di 6.6 milioni di euro’. Alla data del 16 giugno tale somma e’ di 10.836.304,49 euro, pari a circa un quarto delle donazioni ricevute”. ”Non e’ vero che il ‘meccanismo e’ andato in tilt’. Pur in mezzo a mille difficolta’ di contesto (lo Sri Lanka non vive una fase politica tranquilla: e’ di oggi la notizia che negli ultimi quattro mesi sono state 46 le vittime di atti di violenza politica), il meccanismo e’ tutt’altro che in tilt. Parecchie cose sono state realizzate; per molte altre sono stati definiti i progetti esecutivi e tutti quegli adempimenti (permessi, accordi, autorizzazioni, procedure di selezione delle imprese) che sono necessari per operare nello Sri Lanka come in ogni altra parte del mondo”. Infine ”al di la’ delle precisazioni – dice ancora la Protezione civile – un’informazione: nei prossimi giorni ci sara’ nello Sri lanka una visita organizzata dal Dipartimento a cui prenderanno parte, oltre a rappresentanti del Comitato dei Garanti, della Commissione di Controllo e dei sottoscrittori, anche cinque cittadini sorteggiati dalle compagnie telefoniche tra i milioni di italiani che con i loro sms testimoniarono la propria concreta solidarieta’ verso chi stava soffrendo. Avranno modo di verificare di persona cosa si sta facendo davvero nello Sri Lanka con gli oltre 46 milioni di euro raccolti. ”Verranno con noi nello Sri Lanka ©!= ha aggiunto Vincenzo Spaziante, Vicecapo Dipartimento della Protezione Civile ©!= vedranno di persona la situazione, si renderanno conto e poi, ne siamo certi, racconteranno come stanno davvero le cose”. VITA, FINALMENTE QUALCHE DATO SUI FONDI ”Finalmente la Protezione civile rende pubblico qualche dato sui fondi effettivamente spesi per l’emergenza maremoto”: il settimanale ”Vita” accoglie ”con soddisfazione” la replica del Dipartimento per la Protezione civile, ”in cui finalmente, a 6 mesi di distanza dalla raccolta fondi, si forniscono agli italiani i dati precisi sulla sorte di parte dei fondi raccolti con gli sms”. ”Piu’ volte – aggiunge ‘Vita’ – nel corso della realizzazione del servizio il giornale aveva chiesto informazioni sullo stato degli interventi. Ma i responsabili si sono sempre trincerati dietro un silenzio rimandando alle cifre presentate sul sito della Protezione civile, il cui ultimo aggiornamento era del 15/6/2005. Quei dati, recentissimi, Vita ha pubblicato”. ”Prendiamo atto – sottolineano il direttore editoriale Bonacina e il direttore responsabile Frangi – della vera e propria funzione pubblica, altro che funzione polemica, del nostro lavoro, che costringe periodicamente la Protezione civile ad aggiornare gli italiani su quanto si e’ speso. Senza le anticipazioni di ‘Vita’ le cifre date dalla Protezione civile erano ferme al 12 aprile. Sarebbe auspicabile che la Protezione civile spiegasse anche come sono stati spesi i soldi”. ”Sarebbe, infatti, ora opportuno – prosegue ‘Vita’ – che la Protezione civile cogliesse anche l’occasione per fare chiarezza sullo stato di avanzamento dei progetti gestiti direttamente, di cui si sa poco o niente. Per maggior precisione, bisogna infatti ricordare che la quasi totalita’ dei soldi spesi sino ad oggi sono relativi a interventi affidati alle organizzazioni umanitarie. Riguardo al fatto che sino ad oggi, a sei mesi dalla catastrofe, sia stato speso meno di un quarto di quanto raccolto – dicono i direttori – a noi non sembra affatto una performance di cui andare orgogliosi, vista l’ immane mole di bisogni delle popolazioni colpite. Bertolaso sceglie per il suo personale raiting l’ Australia, ognuno, ovviamente fa i paragoni che ritiene piu’ opportuni a scusare le proprie mancanze”. Quanto ”all’abbaglio” che Vita avrebbe preso affermando che ”il Governo decise di affidare i doni alla protezione civile”, i direttori preannunciano che domani stesso ”sara’ inviato alla Protezione civile un plico contenente la rassegna stampa delle baruffe tra Bertolaso e Fini, cioe’ tra il Dipartimento della Protezione civile e la Farnesina, sulle prime pagine di tutti i giornali italiani a proposito di chi avrebbe dovuto gestire i fondi. Insomma – sottolineano ancora i direttori – una decisione senza precedenti nella storia del nostro Paese, che cioe’ una struttura dello Stato sia stata beneficiata di una campagna di raccolta fondi, non e’ avvenuta per grazia divina ma per una, discutibile, decisione politica. Apprendiamo, infine, con soddisfazione che il Dipartimento avrebbe in programma una missione in Sri Lanka aperta ai giornalisti. Ci auguriamo che ci sia spazio per una testata indipendente e per missione attenta alle attivita’ umanitarie come Vita. Attendiamo l’invito”.


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