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Troppa pazienza per ottenere il passaporto

Consumatori Per la Costituzione è un diritto del cittadino. Ma...

di Redazione

Il mio passaporto era scaduto e per rinnovarlo ho avuto un sacco di problemi. Prima in Questura mi hanno detto di rivolgermi al commissariato, in un secondo tempo ho saputo che era andato perso. Dopo aver fatto tre file lunghissime ho scoperto che in realtà il mio passaporto lo aveva ritirato un commissariato diverso da quello di residenza e da quello centrale. Uno sbaglio. In questo modo al posto di avere il documento entro una decina di giorni, per ritirarlo ho dovuto aspettare circa un mese. Nel frattempo sono stata costretta a spostare il mio volo e a rimandare il viaggio che avevo in programma. Ora mi chiedo, è mai possibile che per avere un documento che mi permetta di recarmi all’estero devo affrontare tutte queste fastidiose e snervanti trafile? C.J. (Mi)(e:mail) Trattandosi di un documento necessario per poter espatriare, il passaporto realizza concretamente il diritto costituzionale ad uscire dallo Stato (in base all’articolo 16, 2° comma Cost.). Si tratta di un diritto fondamentale per il cittadino, che non può essere limitato dalla discrezionalità della pubblica amministrazione, ma solo da specifiche previsioni normative, per esempio, rivolte ai minori, a chi è sotto leva militare, o a chi è sottoposto a misure di sicurezza oppure debba espiare una condanna (vedi L. 21/11/1967, n. 1185). Pertanto, se non sussistono condizioni ostative, il passaporto deve essere rilasciato dalla Questura entro 15 giorni dalla presentazione della domanda; i tempi si possono allungare di altri quindici giorni, se è necessario provvedere ad ulteriori accertamenti e di altri cinque giorni se la domanda è stata presentata a uffici distaccati di pubblica sicurezza o al comune di residenza. La Questura di Milano, contatta per telefono, afferma che i tempi di rilascio sono molto più brevi (cinque giorni) perché da alcuni mesi a questa parte gli stessi commissariati di zona possono rilasciare i passaporti senza passare (come veniva fatto in precedenza) dalla sede centrale. Tuttavia in casi di urgenza comprovata (per esempio, dalla presentazione di un biglietto aereo), conviene recarsi quindi in Questura centrale e insistere per avere il passaporto immediatamente. Passato il termine previsto, o si ottiene il passaporto oppure un rifiuto motivato, che può essere impugnato davanti al Tribunale amministrativo regionale (il TAR). Eventuali ritardi oppure altri disguidi possono essere segnalati a mezzo raccomandata direttamente al Questore e solo in caso di estrema gravità conviene effettivamente procedere per vie legali contro gli organi di Pubblica sicurezza (per esempio, nel caso di omissioni d’atti d’ufficio).


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