Politica

Tronchetti Provera, le belle, le bestie e l’Africa

di Riccardo Bonacina

Marco Tronchetti Provera, attualmente Presidente di Pirelli & C. S.p.A., la società quotata alla Borsa di Milano a capo del gruppo Pirelli, di Pirelli Tyre S.p.A (pneumatici) e di Pirelli & C. Real Estate S.p.A. (immobiliare), è un campione della finanziarizzazione dell’economia che tanti danni ha provocato e provoca. Attraverso la finanza ha preso, e spesso svuotato, aziende, come Olivetti e Telecom. Attraverso l’Inter, invece, butta ogni anno centinaia di migliaia di euro per ripianare come azionista i buchi che regolarmente gi confeziona il suo amico Moratti.

Non saranno quindi un problema, per lui, i 2 milioni di euro spesi per l’edizione 2009 del Calendario Pirelli presentato ieri a Berlino (si tratta di una piccola quota degli ingaggi annuali dei calciatori dell’Inter). Non ci scandalizziamo.

Quello che ci fa arrabbiare è quanto ha detto ieri il presidente di Pirelli alla presentazione del Calendario. Una vera Summa dell’ipocrisia e dell’irresponsabilità. Ecco:

“Volevo cancellare questo evento perché temevo che potesse esere percepito come uno contrasto stridente con la grave crisi economica che facendo soffrire molte persone nel mondo ma poi ho pensato che avrebbe prevalso il messaggio di questo calendario che è un richiamo alle cose fondamentali: il rispetto per la vita e per la natura. Stiamo soffrendo per gli errori che noi tutti abbiamo commesso ma se raccogliamo questo messaggio e agiamo tutti insieme, come ha dimostrato la convocazione del G20 dei giorni scorsi, possiamo venirne fuori”.

Ma per favore? Ma che messaggio! Se messaggio c’è, è messaggio persino offensivo nei riguardi dell’Africa, sia delle sue sofferenze, sia della sua autentica (quella sì) voglia di vivere. Tronchetti avrebbe dovuto dire alla presentazione, che il Gruppo Pirelli, dopo il safari africano da “La bella e la bestia”, firmato da Peter Beard, si sarebbe presa in carico un progetto di sviluppo o di sanità. ALMENO.

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