Formazione

Trieste: a coop Basaglia appalto da 22 milioni

La cooperativa nata negli anni 70 per dare lavoro ai malati psichici acquisisce i servizi di pulizie di tutta l'Asl, tramite il Consorzio nazionale servizi

di Giampaolo Cerri

Gli ex-pazienti dello psichiatrico di Trieste gestiranno i servizi per la Asl 1 di Trieste. La Cooperativa lavoratori uniti “Franco Basaglia”-Clu ha infatti acquisito, attraverso il Consorzio nazionale servizi, l’appalto di tali servizi che consolida il rapporto tra la cooperativa giuliana e il Cns, leader nazionale nella fornitura di sistemi integrati di gestione (Facility Management / Global Service). «Un traguardo raggiunto attraverso il faticoso perseguimento di un progetto umano e professionale», dicono da Trieste. Per l’appalto, Clu si trova in associazione temporanea d’impresa con Consorzio Ravennate, PeDus Dussman srl e Siram spa. Il contratto, della durata di 6 anni per un importo di quasi 22 milioni di Euro (42 miliardi di lire) prevede la fornitura di servizi di pulizie, ristorazione con catering, manutenzioni edili, anagrafe patrimoniale, lavanderia, trasporti, traslochi e calore. Un percorso, quello compiuto dalla Clu che rimanda al piano di deistituzionalizzazione dei manicomi, avviato in seguito al varo della legge Basaglia del 1980. «Il progetto alla base della costituzione della Cooperativa Lavoratori Uniti, innovativo e straordinario al tempo stesso, ha l’obiettivo di fornire dignità di socio e lavoratore a tutti quei pazienti che, sino a quel momento, avevano svolto attività di pulizia o nell’ambito dei servizi generali – ha dichiarato il presidente della Clu Roberto Colapietro – contribuendo così alla corretta funzionalità della struttura ospedaliera. Oggi la Clu – ha continuato Colapietro – conta 250 soci-lavoratori a libro paga, di cui oltre il 40% con alle spalle un vissuto difficile, e un fatturato 2002 di 3.750.000 euro (5.500.000 euro di previsione per il 2003)» Grazie al rapporto consortile con il Cns, struttura leader nazionale per la fornitura di servizi integrati di gestione del patrimonio immobiliare (Facility Management / Global Service), la Clu “Franco Basaglia” ha acquisito inoltre la fornitura del servizio di ristorazione per le caserme della Prefettura di Trieste. Costituito nel 1977, il Consorzio Nazionale Servizi associa 223 imprese presenti su tutto il territorio nazionale. Il Consorzio acquisisce appalti o commesse di lavoro per conto delle imprese socie e stipula i contratti per poi assicurare le prestazioni attraverso la struttura tecnica, organizzativa, gestionale, le attrezzature e la manodopera delle associate. Il Cns si pone sul mercato quale leader nazionale nella fornitura di Facility Management / Global Service, ovvero di gestione integrata di servizi per il patrimonio immobiliare di aziende ed enti pubblici. Secondo i primi dati di consuntivo per il 2002 (258 milioni di euro di fatturato complessivo, +25% rispetto al 2001) questo settore risulta in netto incremento (15 milioni di euro, +97,40% rispetto al budget di previsione 2002), rimanendo l?ambito su cui il Consorzio concentrerà le strategie di crescita per il futuro, anche in previsione dello sviluppo della domanda interna che, per il 2003, si prevede in crescita del 15% rispetto al giro d?affari, stimato per il 2002, tra i 15 e i 21,4 miliardi di Euro (Cresme 2002). La Cooperativa Sociale F. Basaglia a.r.l. – Onlus si è costituita nel 1972 all?Ospedale Psichiatrico di Trieste con la finalità di inserire al lavoro i soggetti deboli come conseguenza dell?opera di deistituzionalizzazione dei “manicomi” iniziata da Franco Basaglia. Il progetto, innovativo e straordinario al tempo stesso, aveva l?obiettivo di fornire dignità di socio e lavoratore a tutti quei pazienti che, sino a quel momento, avevano svolto attività di pulizia o nell?ambito dei servizi generali, contribuendo alla funzionalità della struttura ospedaliera. Tali attività, giustificate dai principi dell?ergoterapia (terapia del lavoro), costituivano una sorta di sfruttamento del lavoro dei malati; la costituzione della cooperativa ha offerto agli stessi malati l?oppertunità non solo di accedere al riconoscimento di un ruolo lavorativo, e a un reddito, ma anche di intraprendere un percorso di emancipazione sociale. Questo è rimasto, dal giorno della sua nascita, l?obiettivo primario della Cooperativa Lavoratori Uniti: riconoscere agli individui, soggettivamente e senza forme pregiudiziali, il diritto di essere lavoratori non sfruttati. Per questo l?impresa si è lungamente impegnata a sostenere un confronto serio e costruttivo con il mercato e i soggetti pubblici e privato che lo caratterizzano. In altri termini, è stato perseguito il convincimento che solo superando l?assistenzialismo si potevano e si possono realizzare progetti di reale emancipazione, a vantaggio della qualità della vita. Ad oggi le Cooperativa lavoratori Uniti conta oltre 250 soci-lavoratori a libro paga, di cui oltre il 40% sono cittadini che hanno alle spalle un vissuto difficile. Le attività dell?impresa si esplicano nei settori delle pulizie, dei trasporti, della lavanderia, del facchinaggio, del confezionamento pasti, della legatoria e delle manutenzioni edili. Il punto di forza della strategia operativa adottata si concretizza nelle modalità di inserimento lavorativo delle persone svantaggiate, che riflettono una particolare organizzazione del lavoro in piccole unità operative strutturate, ove possibile, in regime di affiancamento e coordinate dai responsabili di settore. Questo criterio, ampiamente elaborato nel regolamento della cooperativa stessa, ha consentito di impostare nuove tecnologie e di mettere in atto sequenze di lavoro più efficaci, mirate ad innalzare la qualità dei servizi prestati. Attraverso questi scarni, ma significativi elementi, si è voluto dimostrare che è possibile vincere alcune scommesse e che la forma dell?impresa cooperativa può costituire uno strumento ineguagliabile per valorizzare le potenzialità degli individui che ne rappresentano la struttura stessa. La dirigenza di questa Cooperativa ha cercato, anche in questo modo, di dimostrare che principi come diritto di cittadinanza ed integrazione sociale delle fasce deboli della società, se disgiunti da concetti come managerialità, pragmatismo, formazione, promozione e politica delle alleanze, rimangono astratte dichiarazioni di intenti che rischiano di ricadere nelle anacronistiche forme assistenzialistiche. Uno degli esiti più clamorosi di questo cammino può fare riferimento ad una data precisa: 31 dicembre 2002. In questa giornata il Consorzio Nazionale Servizi, per conto della Cooperativa Sociale Lavoratori Uniti “Franco Basaglia”, ha siglato due importanti contratti: il primo di global service per l?Azienda Sanitaria di Trieste, e il secondo per la fornitura di pasti alla Prefettura di Trieste. Grazie anche a questi due contratti la Cooperativa diviene una delle imprese associate che maggiormente fatturano con Cns. Alla luce di questi brillanti risultati il presidente di Clu, Roberto Colapietro, ha voluto evidenziare come “ciò che è stato compiuto rappresenta il naturale traguardo di un percorso di laboriosa e, a tratti anche faticosa, coerenza con gli obiettivi e le finalità statutarie che la Cooperativa si è posta”. “Molto è stato obiettivamente fatto – ha sottolineato Colapietro – ma moltissimo è il lavoro che ancora dobbiamo compiere e lo faremo, come disse lo stesso Basaglia, se ci sosterrà la forza dei matti”.


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