Welfare

Tribunale Aja condanna aguzzini di Omarska

Colpevoli di persecuzione, assassinio e tortura, definiti dal tribunale "crimini contro l'umanità e crimini di guerra"

di Paolo Manzo

Il Tribunale Penale Internazionale (Tpi) per l’ex Iugoslavia ha condannato oggi cinque serbobosniaci a pene comprese tra i cinque e i 25 anni di carcere, per quello che il giudice ha definito “l’orgia infernale del campo di Omarska”, nella Bosnia nord-occidentale. Miroslav Kvocka, Dragoljub Prcac, Zoran Zigic, Mlado Radic e Milojica Kos sono stati dichiarati colpevoli di persecuzione, assassinio e tortura, tutti reati definiti dal tribunale “crimini contro l’umanità e crimini di guerra”. Le televisioni del mondo intero avevano diffuso nel 1992 le immagini dei corpi affamati dei detenuti nei campi di prigionia della regione di Prijedor, sotto il dominio delle forze di Radovan Karadzic e Ratko Mladic, capi politico-militari dei serbi di Bosnia. “I campi di Omarska, Keraterm e Trnopolje sono stati il risultato di una politica di discriminazione contro i cittadini non serbi di Prijedor”, ha dichiarato nella sua sentenza il giudice portoghese Almiro Rodrigues. “Voi, in piena consapevolezza, avete partecipato a quest’orgia infernale”, ha poi proseguito rivolgendosi ai cinque accusati. Zoran Zigic, chitarrista e riservista di 45 anni, ha ricevuto 25 anni di pena; Mlado Radic, violento capo squadra di Omarska di 49 anni, se n’è presi 20. Per Miroslav Kvocka, ex comandante aggiunto del campo, sette gli anni da scontare; sei per Milojica Kos, ex capo squadra del campo mentre, per Dragoljub Prcac, la pena è stata di “soli” cinque anni. Il pubblico ministero che ha già annunciato che ricorrerà contro la sentenza, aveva chiesto condanne all’ergastolo contro Zigic e Radic. Il primo ha riconosciuto in parte la sua colpevolezza mentre tutti gli altri si sono professati innocenti. Il giudice Rodrigues ha infine tenuto a precisare che, nonostante le condanne, nessuno dei condannati è responsabile di avere pianificato il sistema dei campi. “Ci sono persone la cui responsabilità è di gran lunga superiore, in merito ai crimini commessi nell’ex Iugoslavia in generale e a Prijedor in particolare. Tra questi sicuramente Radovan Karadzic e Ratko Mladic che sono già stati incolpati dal Tpi per genocidio, crimini contro l’umanità e pulizia etnica…”.


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